“Non è attendibile né quando accusa Francesco Tagliavia, né quando cita Berlusconi e Dell’Utri, il pentito Gaspare Spatuzza, nel processo sulle stragi del ’93 in corso all’aula bunker di Firenze dove ha deposto come teste d’accusa: anche per questo la Corte deve procedere per l’assoluzione di Tagliavia, secondo il suo legale, Luca Cianferoni. L’avvocato stamani ha continuato la linea difensiva “demolitoria” nei confronti di Spatuzza, definito “un truffatore”. Tagliavia è l’unico imputato del processo e già ieri l’altro suo difensore, Antonio Turrisi, ha attaccato Spatuzza. “Contro Tagliavia non c’é nulla, solo i ‘sentito dire’ di due pentiti, Pietro Romeo e Gaspare Spatuzza” ha detto Cianferoni nella prima parte del suo intervento. “Abbiamo visto lo Spatuzza vero che parla con linguaggio paramilitare, amico dei Graviano, vicino ai servizi, mafioso, e lo Spatuzza poveraccio che non sa rispondere”.
In realtà, attacca Cianferoni, “ha un copione da recitare” e su certi temi “non accetta il contradditorio con la Corte”. Così anche “la storia di Berlusconi e Dell’Utri finirà in un nulla di fatto”. Cianferoni, dopo aver accusato Spatuzza di essere un “truffatore” e di “aver fatto nel 2008 la pantomima della conversione” alla religione cattolica, rivolto al pubblico ministero ha chiesto in forma retorica “ma quanti mandati di cattura ha fatto fare Spatuzza? Nemmeno uno, a parte questo di Tagliavia”. Quindi il difensore ha esortato i giudici della Corte d’assise di Firenze: “Voi dovreste assolvere Tagliavia per fare bene il vostro lavoro, perché un pentito come Spatuzza non è credibile. Non vi ha raccontato nulla, vi ha preso in giro”. “Bisogna avere il coraggio di dire che Spatuzza è un imbroglione – ha anche detto Cianferoni in un altro passaggio – infila Tagliavia nelle stragi del ’93 per un evidente rancore; era carico di odio verso Tagliavia”.