Capodanno di su e di giù - Live Sicilia

Capodanno di su e di giù

di MASSIMILIANO FIGLIA Siamo in quello spazio di tempo che sta a cavallo di un anno che come un vecchio diario giunto ormai all’ultima pagina è già pronto a scivolare definitivamente in archivio per lasciare il posto al nuovo, tutto da scrivere, pieno di progetti speranze e sogni.
Un siciliano al Nord
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di MASSIMILIANO FIGLIA Siamo in quello spazio di tempo che sta a cavallo di un anno che come un vecchio diario giunto ormai all’ultima pagina è già pronto a scivolare definitivamente in archivio per lasciare il posto al nuovo, tutto da scrivere, pieno di progetti speranze e sogni. Tutti ci sentiamo stranamente eccitati, allo stesso tempo felici e malinconici, come sempre accade quando qualcosa sta per finire e qualcos’altro sta per nascere.

Piazza Castelnuovo (Palermo), 31 dicembre 2009 ore 23.00
Parcheggiare in centro è dura, catene, sedie, filo spinato guardie armate pupazzi di neve travestiti presidiano gli ultimi posti liberi rimasti, ma nei vicoli tra la Cala e via Roma con un po’ di fortuna, anche l’ultimo giorno dell’anno un posticino si trova sempre, il parcheggiatore abusivo pure, l’auto al ritorno non si sa…  E finalmente eccoci tutti qui insieme a piazza Politeama, gli amici di sempre e gli altri abitanti di questa inimitabile ed irredimibile città cool. In tutta la piazza è un susseguirsi continuo di botti, tuoni, petardi, fontane di fuoco, ‘assicutafimmini’, qualcuno addirittura racconta di raffiche di kalashnikov da un balcone di via Filippo Corazza,  ‘Gomorra style’…

Piazza Signoria (Firenze), 31 dicembre 2009 ore 23.00
Centro storico blindato e inaccessibile, telecamere attive, ambulanze appostate, finanzieri nascosti, carabinieri a cavallo, polizia in bicicletta, vigili urbani polizia municipale e carri attrezzi in agguato, dopo estenuanti ricerche finalmente parcheggiamo a soli circa 5 chilometri da Ponte Vecchio. Che vuoi che sia, camminare un pochino fa bene alla circolazione e con questo gelo ci riscaldiamo anche un po’. Dopo alcuni minuti, improvvisamente cominciamo ad avvertire i primi sintomi di ipotermia, decidiamo di resistere, stringiamo i denti (per non batterli) e finalmente arriviamo in piazza Signoria. Il gran concerto dell’orchestra sinfonica ucraina diretta dal maestro Giuseppe Lanzetta e già iniziato, alcuni turisti semi assiderati si aggirano per la piazza e scattano le ultime foto, le persone sedute sono oramai definitivamente accarpate, delle vere e proprie statue di ghiaccio perfettamente inserite tra quelle della fontana del Nettuno e quelle della loggia dei Lanzi…nome profetico e ispiratore per un ‘inchiummato’ e agniuniato individuo intento a sbacantare.

Piazza Castelnuovo ore 23.59.57″
Tre,due, uno…, apertura ombrelli difensivi anti spumante, saltano i tappi e i timpani…lo scenario e quello di Salvate il soldato Ryan nei lunghi fotogrammi del D-Day… Brindisi abbracci e baci, mms, sms e…cornuto della miseria!!! Il telefonino non prende… Nessuno di noi ha in tasca il biglietto in prevendita per uno dei tanti veglioni organizzati in città…allora dove si va? Consultazioni, proposte, mozioni di sfiducia, alleanze trasversali e ribaltoni…dopo quasi 45 minuti di estenuanti trattative, per sfinimento ecco il verdetto: veglione organizzato in un villino nelle campagne tra Cinisi e Terrasini.

Piazza Signoria ore 23.59.57’’
Tre, due, uno… stappate a catena, fiumi di champagne e turisti che addentano hot dog, panini farciti con porchetta e con il lampredotto il tutto innaffiato con bicchieri di chianti e morellino, cantuccini e vin santo…ma negli anfratti nascosti della loggia dei Lanzi anche altri accusano strane e improvvise blasonate fascinazioni viscerali e ne approfittano.

Ore 2.33 a.m. – Trazzere tra Cinisi e Terrasini
Nonostante mappa cartacea amanuense in stile gotico e carolino, telefonini (senza campo), navigatori satellitari con cartine aggiornate all’ultima sanatoria… continuiamo a vagare errabondi nel buoi pesto delle campagne tra strade sdiroccate, mucche, cunicoli senza uscita, scogliere e regie trazzere.
Il corteo di macchine improvvisamente si arresta. Da una vettura scende di corsa una ragazza assistita da un’amica… Chi succiriu? Mi avvicino per capire, intravedo accanto al cancello di un Villino una targa in ottone… ’Villa Lanzafame’,  bedda matri! A casa ri cursa!


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