“Dentro le mani stringevi un fucile, dentro la bocca stringevi parole.” Così diceva De Andrè. Morire a 25 anni da soldato. Rosario Ponziano (la foto è presa da facebook) è il paracadutista palermitano morto stanotte in un incidente in Afganistan.
Durante lo spostamento operativo dalla città di Herat a Shindad, il mezzo blindato su cui viaggiava il militare, per cause ancora non chiare, si è ribaltato finendo in un burrone. Il paracadutista che si trovava sul Lince, è rimasto incastrato sotto il mezzo. Altri due i feriti con lievi contusioni. All’alba la tragica notizia ai familiari. La prematura morte del padre lo aveva reso un piccolo uomo. Da tempo aveva preso le redini della famiglia. A 18 anni l’esercito e poi la scelta di rimanere in ferma. In quel mondo che il padre carabiniere gli aveva fatto vivere fin da piccolo. A fine agosto la partenza, qualche mese e il suo ritorno a casa dalla madre e in questa terra che tanto amava.
Tanti obiettivi da raggiungere. Una ragazza ad attenderlo con la quale progettare il futuro. Una passione sfegatata per il calcio, tanto da fargli prendere il tesserino come arbitro.
Oggi il cordoglio delle forze dell’arma sotto casa, alcuni picchietti ufficiali, e un via vai di gente pronta a consolare la madre e la sorella. Le onoranze davanti a quel portone in via Domenico Russo. Quelle stesse mura che Rosario lo avevano visto crescere. ” Da picciriddi, si giocava insieme, lo stesso cortile, gli stessi interessi.” Un’infanzia trascorsa nel rione di un residence da spartire tra i giochi. “E’ già tanto difficile sentire quando muoiono dei militari, ma non pensi mai che quel bambino con cui dividevi ogni gioco sia morto così!” sono le parole di G.N., un ragazzo che con Rosario c’era cresciuto, in quel grande rione, tra calcetto e nascondino.
Nascono i primi gruppi su facebook: “Onore al Parà Rosario Ponziano”, ” Rosario Ponziano nel cuore”. Qualcuno dice: “L’ultima volta che ti vidi…mi hai detto….sn in missione ma ritorno…non posso lasciare mia madre sola…ciao ti voglio bene…..:(….le porterò x sempre con me”.