I giudizi positivi sulla sanità in Sicilia, arrivati ieri dalla Corte dei conti e dai dirigenti del Ministero dell’Economia, giustificano l’auspicio di colmare il deficit entro la fine dell’anno e permettono di annunciare la riduzione dell’Irap, a partire dal 2010 se saranno raggiunti tutti gli obiettivi previsti.
Lo hanno assicurato il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e l’assessore alla Sanità, Massimo Russo, nel corso di una conferenza stampa convocata questa mattina a Palazzo d’Orleans.
“Ieri abbiamo registrato due fatti importanti che sono il risultato di un anno di lavoro – ha esordito il magistrato chiamato dal capo dell’Mpa a risanare le casse di piazza Ottavio Ziino – La relazione della Corte dei Conti dedica cinquanta pagine allo sforzo riformatore che questo governo ha intrapreso per abbattere la spesa sanitaria. Nello stesso momento, a Roma, i dirigenti del ministero dell’Economia hanno giudicato validi quasi tutti i 180 provvedimenti varati nel 2008 e i 140 approvati nel primo semestre del 2009. Hanno chiesto chiarimenti su tre o quattro atti, che forniremo a breve”.
Risultati che fanno sorridere Russo, che ripensa al giorno in cui gli fu assegnata la delega. “La situazione che abbiamo ereditato era disastrosa – ha spiegato – Lo sanno tanto i cittadini contribuenti, quanto i cittadini pazienti, che non hanno i servizi che vorrebbero nonostante nel nostro sistema ci siano eccellenze che vengono mortificate”.
L’assessore è tornato con la memoria a quel 7 giugno del 2008. “Quando il presidente della Regione mi diede la patata bollente della sanità – ha raccontato – non nascose che il sistema era sull’orlo del fallimento. Mi disse di non guardare in faccia nessuno e di occuparmi solo degli interessi dei cittadini, con una linea di rigore e fermezza. Da Roma ci rimproveravano di essere quasi totalmente inadempienti rispetto sul piano di rientro e rischiavamo di essere commissariati. Mi sono sorbito accuse da parte di chi si faceva portatore di microinteressi che, però, complessivamente non danno l’interesse generale. Non c’è stato un solo atto firmato da me che possa essere definito di parte. La legge di riforma del settore è un pilastro del cambiamento”.
Insomma, Russo è orgoglioso di “avere allontanato la minaccia del commissariamento” e di potere passare “a provvedimenti che incidano sulla qualità”. Secondo l’assessore “se l’anno scorso sono stati sbloccati due miliardi e 800 milioni euro”, nel 2009 sarà possibile recuperare “un altro miliardo e 165 milioni, somme che lo Stato avrebbe trattenuto e ora potranno essere trasferite alla Sicilia che, intanto, le aveva anticipate”.
Sui manager delle aziende sanitarie il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, ha anticipato: “I nuovi direttori generali dovranno essere nominati a settembre. Sarà l’assessore a proporli e la giunta a dare il via libera. Ci stiamo già confrontando sulla valutazione dei 700 curricula degli iscritti all’albo dal quale dovranno essere selezionati 17 dirigenti. Non terremo conto di padrini e padroni, ma solo della competenza e del rigore morale”.
Infine, l’assessore Russo ha anticipato alcuni provvedimenti sulla qualità dei servizi. “Porteremo a Caltanissetta l’emodinamica, non è possibile che lì non ci sia mentre a Palermo ce ne sono dodici – ha concluso – Metteremo mano alla cardiochirurgia, perché probabilmente ne bastano tre o quattro in tutta l’isola. Per Siracusa ci vuole una risonanza magnetica e la rete di radioterapia deve essere riorganizzata perché attualmente è concentrata solo a Palermo e Catania. I sindaci penseranno che li stiamo privando di servizi ma non è così, taglieremo solo posti letto utili unicamente a mantenere posti da primario”.
Se tutti gli obiettivi previsti nel 2009 verranno raggiunti, Lombardo e Russo contano di “avviare una procedura di riduzione dell’aliquota Irap, la tessa regionale per le attività produttive, a partire dall’anno di imposta 2010”.
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