Buongiorno, mister Mazzone
“Buongiorno. Chi è?”
Chiamo da Palermo, possiamo parlare?
“Veramente sto al mare”
(E qui si impone una parentesi di ammirazione. Carletto Mazzone è l’unico allenatore al mondo che si lascia volentieri immaginare al mare, magari con nipotini, paletta e secchiello. Insomma, è umano come noi. Sacchi, al massimo dello sforzo, puoi pensarlo mentro sovrappone le molliche di pane sulla tovaglia a quadretti del pic-nic, per inventare nuovi schemi. Capello, nel tempo libero, lucida la mascella. Lippi guarda per l’ennesima volta il dvd col rigore di Grosso)
Scusi mister, un minuto solo
“Vabbè. Di che parliamo, del tuo Palermo?”
Ecco, sì. Ha sentito…
“Ho sentito, ho sentito”
E che ne pensa?
“Che il tuo presidente è una gran persona, un uomo generoso e buono. Però…”
Ahi!
“Ha ’sto limite del suo carattere. Non ci sta a perdere”
Cioè?
“È insofferente, quando perde si arrabbia. E cambia. Ma è in gamba”
È arrivato Ballardini
“Bellardini, l’anno scorso, ha fatto il miracolo, farà bene pure da voi. Non ho capito perchè Cellino l’ha mandato via”
Ballardini, mister Mazzone, con la “a”. Cellino somiglia a Zamparini?
“Mi sa di sì”
Colantuono cacciato, forse troppo presto?
“Peccato, Stefano è un ottimo allenatore. Non è né sponsorizzato, né raccomandato. Tornerà in pista. Tutto quello che è avuto se lo è guadagnato”
In attacco c’è Succi
“Non lo conosco”
Non è il solo
“Io sono fuori dal giro ormai. Certo, deve essere dura perdere Amauri. Non vedo tanti attaccanti in giro che possono sostituirlo”
E si riparte con l’ennesimo valzer in panchina
“Ma gli allenatori che vanno a Palermo lo sanno come è Zamparini”
Quindi?
“Sanno cosa rischiano. Lo mettono in conto”
Lei, oggi come oggi, verrebbe sulla panca del “Barbera” ?
“Scusa, sono a mare, non si sente bene. Ciao”
Arrivederci, mister