MESSINA – Il Messina sceglie la via del silenzio. Il coinvolgimento di Pietro Gugliotta nell’inchiesta antimafia Totem che ha portato a ben 24 arresti, è stato colpo inferto a tutta la società. Il vicepresidente si trova attualmente agli arresti domiciliari, ma va precisato come i fatti a lui contestati non riguardano il suo ruolo all’interno della società peloritana. La botta però c’è stata e tutto il contesto societario dovrà dimostrare di avere spalle abbastanza larghe per poterla assorbire.
Intanto viene annunciato il silenzio stampa: “L’ACR Messina comunica che, dopo gli odierni accadimenti, è indetto il silenzio stampa sino a quando non ci saranno notizie ufficiali da parte delle autorità competenti”. Quindi si continuerà a lavorare in silenzio, anche se questo non rappresenterà una clamorosa novità rispetto agli ultimi dieci giorni. Le novità più corpose potrebbero arrivare da Luca Martinelli e Carmine Giorgione, due dei pilastri della squadra che la passata stagione è arrivata al settimo posto raggiungendo la qualificazione alle fasi finali della Tim Cup.
L’ex difensore dell’Empoli ha chiesto la cessione, su di lui da tempo ci sono alcuni big di Serie B, Virtus Entella su tutti, e Lega Pro. Anche il centrocampista campano potrebbe lasciare lo Stretto, mentre Diogo Tavares può a tutti gli effetti considerarsi un ex: per lui praticamente certo l’approdo al Catanzaro. Un capitolo a parte merita Gustavo a cui è stato offerto un contratto biennale e la risposta arriverà tra qualche giorno. Il direttore sportivo Vittorio Tosto però non si strappa i capelli e le alternative si possono trovare scandagliando nei settori giovanili dei più importanti club di Serie A. La strada ormai è tracciata, il Messina della prossima stagione sarà una squadra giovane e frizzante, ma prima c’è una società che finito il silenzio dovrà dimostrare di avere le spalle larghe.
