CATANIA – Torna a muoversi qualcosa sul fronte dell’acquisto del pacchetto azionario del Catania calcio, anche se in questo caso si parla chiaramente di titolo sportivo. Il tutto mentre uno dei principali acquirenti, ovvero il messicano Jorge Vergara, è tornato ad occuparsi dei suoi affari nel suo Paese, in particolare il rilancio del Chivas. Così, mentre dai papabili investitori esteri tutto tace, ecco che alcuni esponenti dell’imprenditoria locale tornano a farsi avanti per provare a restituire lustro e a garantire un futuro roseo alla compagine etnea, reduce da tre anni pessimi che rischiavano di portare la squadra dall’Europa sfiorata alla clamorosa partecipazione ai playout per evitare la discesa nel calcio dilettantistico sotto la gestione Pulvirenti, con i suoi pregi e difetti.
Così, accade che un comunicato va ad interrompere la quiete della prima mattina di una settimana all’apparenza tranquilla e senza grossi scossoni da mettere nel conto. “In data odierna – si legge nella nota – , su mandato dell’amministratore unico della Bacco srl, Claudio Luca, lo studio di consulenza Sciuto ha inviato allo studio legale dell’avvocato Abramo comunicazione ufficiale di richiesta di inizio delle trattative per l’acquisto delle quote societarie della squadra di calcio fondata nel 1946”. Un nuovo probabile acquirente per prelevare le quote attualmente appartenenti al patron Nino Pulvirenti, il cui staff dirigenziale non ha mai negato l’intenzione di cedere la società per far ripartire il club, considerando anche le condizioni poco agiate in cui versano anche le altre società di proprietà del numero 1 del club etneo.
Così, in attesa di un nuovo ritorno di fiamma da parte di Vergara, o di una nuova apparizione dell’imprenditore argentino Carlos Villar, ecco che si muove qualcosa direttamente a Catania, laddove qualcosa sembrava essersi fermato del tutto. E chissà che, dietro a questo primo approccio mosso da Claudio Luca e che sembra coinvolgere anche altri imprenditori del capoluogo etneo, non ci sia anche la presenza di quel Pietro Lo Monaco, il quale non ha mai negato di provare dolore nel vedere il “suo” Catania in queste condizioni, sia sul piano societario che su quello dei risultati sul campo. Ovviamente, non possono non sorgere interrogativi e dubbi in serie, considerando che finora a farsi avanti è stato solo l’amministratore unico della Bacco, e non è dato sapere quali siano gli altri imprenditori coinvolti nel progetto, e di conseguenza quale sia la forza economica di questo gruppo intenzionato a farsi avanti per portar via il Catania a Pulvirenti.
