PALERMO – Continua la storia senza fine degli ex Pip, con una nuova protesta in piazza Indipendenza, a Palermo, davanti alla Presidenza della Regione. “Stiamo manifestando con una delegazione che rappresenta i 2.622 lavoratori, nel rispetto delle norme anti-contagio da Covid – dice Mimma Calabrò, segretario generale della Fisascat Cisl Sicilia – perché è impensabile che ogni volta che si è sul punto di raggiungere l’obiettivo di dare dignità a questi lavoratori, che aspettano da oltre un ventennio la tanto agognata stabilizzazione, puntualmente accade qualcosa che va nella direzione opposta”.
L’ultima tegola il 12 agosto, quando “la Corte costituzionale si è pronunciata negativamente sull’articolo della legge che prevedeva la stabilizzazione degli ex Pip in Resais – spiega Calabrò –. I lavoratori sono stanchi. Sono eterni precari occupati in ospedale, nelle scuole, che svolgono lavori molto umili e che non si sono sottratti a enormi sacrifici durante la pandemia. Eppure non sono riconosciuti completamente come lavoratori, sono persone a cui non è riconosciuto nessun diritto e nessun contributo previdenziale”.
“Non si può permettere che questi lavoratori vengano semplicemente gettati nel dimenticatoio – aggiunge il segretario generale Fisascat Cisl Sicilia –. Si tratta di lavoratori e lavoratrici che svolgono con dedizione ruoli indispensabili per la collettività”. Il sit-in avrà luogo anche domani e poi riprenderà il 14 settembre. L’obiettivo è “chiedere risposte certe al presidente Musumeci – conclude la sindacalista – che ha più volte dichiarato l’esistenza di un piano B in caso di pronunciamento sfavorevole da parte della Corte costituzionale”.
14,27 – AGGIORNAMENTO: “Il sit-in è stato sospeso – fa sapere Mimma Calabrò – perché abbiamo ricevuto comunicazione che il presidente Musumeci ci convocherà la prossima settimana, fra mercoledì e giovedì”.