Corsa contro il tempo per intervenire sul raddoppio dell’Irpef deciso dalla giunta comunale di Palermo venerdì scorso. L’unica possibilità è che il consiglio comunale intervenga modificando l’atto di giunta attraverso un’apposita delibera votata dalla maggioranza dei consiglieri. Il termine ultimo è il 30 settembre.
I capigruppo di sala della Lapidi sono riuniti per chiedere la convocazione d’urgenza del consiglio. Il gruppo del Pd ha presentato un documento per la variazione dell’aliquota Irpef dall’8 all’originario 4 per mille. “Nonostante i ripetuti solleciti non è stato presentato alcun nuovo piano industriale dell’Amia che lasci presumere una diminuizione del disavanzo di gestione” si legge nel documento, per cui “l’ipotesi di copertura, con l’aumento dell’Irpef di 23 milioni di euro, risulterebbe parziale e velleitario”.
La delibera firmata dai consiglieri di opposizione e dall’Mpa, però, è giunta a venti firme mentre ne sono necessarie 26 per imporre la discussione per via d’urgenza. All’iniziativa non hanno aderito i due membri del neonato gruppo “Pdl-Palermo” che si rifà al deputato Dore Misuraca e di cui fanno parte Vincenzo Di Gaetano e Agostino Genova.