E’ iniziato questa mattina, davanti alla prima sezione della Corte d’assise di Palermo, il processo ai capimafia palermitani Salvatore e Sandro Lo Piccolo e il mafioso Damiano Mazzola per il sequestro e l’omicidio di Giampiero Tocco. Per la stessa vicenda saranno giudicati, in abbreviato, davanti al gup Lorenzo Matassa, i pentiti Salvatore Pulizzi e Francesco Briguglio, a partire dal 19 aprile. Dopo le questioni preliminari e l’acquisizione delle prove il processo è stato rinviato a giovedì prossimo per sentire alcuni ufficiali di polizia giudiziaria che hanno partecipato alle indagini. Nelle prossime udienze sarà sentita la figlia di Tocco che all’epoca del rapimento (gennaio 2000) aveva 7 anni e contribuì a fare luce sulla vicenda grazie a un disegno. Al processo si sono costituiti parte civile i familiari di Tocco, assistiti dall’avvocato Carlo Ventimiglia. Tocco venne rapito perché i mafiosi volevano “interrogarlo” sull’omicidio di Giuseppe Di Maggio, figlio del capomafia di Cinisi Procopio Di Maggio. Sospettato dai capimafia di essere stato l’autore del delitto, venne prelevato da falsi uomini delle forze dell’ordine, mentre era in auto con la bambina. Dopo essere stato trasportato in un casolare di campagna a Torretta (Palermo), fu strangolato e il suo corpo sciolto nell’acido. La polizia ha ricostruito recentemente la dinamica dell’omicidio anche grazie alle dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia.
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