PALERMO – Solidarietà dal mondo politico per Antonio Cascio, l’infettivologo preso di mira sui social dopo una sua forte presa di posizione, ribadita anche con Livesicilia, in favore dei vaccini anti-Covid. Cascio ha spiegato di essere favorevole a fare pagare le spese sanitarie dei non vaccinati in caso di ricovero agli stessi pazienti. Dopo queste parole contro il medico palermitano si è scatenato l’odio dei no-vax, amplificato grazie a chat e social network.
Orlando: “No-Vax irresponsabili”
Il primo a prendere posizione pubblica in favore dell’infettivologo è il sidnaco di Palermo, Leoluca Orlando: “Esprimo solidarietà al professore Cascio e a quanti, in questo momento, sono vittime di attacchi da parte di irresponsabili contrari al vaccino – le parole di Orlando -. Soggetti che, in molti casi, manifestano i loro dubbi sul vaccino attraverso l’uso della violenza verbale e fisica. Ricordo che vaccinarsi è un dovere civico per salvaguardare la salute propria e di tanti e la tenuta economica della nostra realtà”.
La Rocca Ruvolo: “Clima inaccettabile”
Dopo Orlando parole di solidarietà anche da parte di Margherita La Rocca Ruvolo, presidente delal commissione Salute dell’Assemblea regionale siciliana: “Esprimo massima solidarietà al professore Cascio, insultato e minacciato via social dai no vax per aver detto a mezzo stampa quello che pensa sui vaccini argomentandone l’importanza sul piano scientifico per evitare la diffusione del Covid e per aver richiamato al senso di responsabilità chi non intende vaccinarsi – ha affermato -. Episodi che, purtroppo, non sembrano isolati e che avrebbero visto tra le vittime a Palermo anche altri medici che invitano a vaccinarsi o ristoratori che chiedono il green pass ai clienti, così come previsto dalle norme anti Covid. La mia vicinanza va anche ai giornalisti di Rai News e della Repubblica aggrediti nei giorni scorsi a Milano a Roma durante due manifestazione no vax e al noto infettivologo Matteo Bassetti anche lui minacciato”. La Rocca Ruvolo ha poi aggiunto: “Si sta creando un clima inaccettabile, caratterizzato da una crescente violenza fisica e verbale che non può essere più tollerata in un Paese democratico come il nostro. Credo si sia già superato ogni limite, bisogna fermare i facinorosi da Milano a Palermo e bloccare le fake-news che sui social alimentano l’insensata propaganda no vax e non green pass. L’auspicio è che le Istituzioni, le Forze dell’ordine e gli apparati di sicurezza dello Stato riescano ad evitare il ripetersi di episodi violenti come quelli che si sono verificati in questi giorni”.
Musumeci: “Cascio vada avanti, solidarietà”
A supporto di Cascio anche il governatore Nello Musumeci: “Come sta accadendo nel resto d’Italia, anche in Sicilia si moltiplicano gli episodi di minaccia dei no-vax o di chi, nell’estremismo dell’intolleranza, si professa tale – dice -. Giunga intanto la mia solidarietà – e l’invito a proseguire la sua preziosa opera professionale – al professor Antonio Cascio, valente infettivologo dell’Università di Palermo, minacciato e insultato per aver sostenuto le ragioni della scienza. A lui, e a tutte le donne e gli uomini che si espongono per contrastare le falsità diffuse da chi lavora contro la salute della comunità siciliana, il mio pieno appoggio e incoraggiamento”.
Cascio: “Non temo gli insulti ma il clima esasperato non fa bene”
“L’appello che da presidente della commissione Salute dell’Ars mi sento di fare in una Regione che sta pagando a caro prezzo anche in termini di vite umane la diffusione del virus – conclude La Rocca Ruvolo – è quello di superare le diffidenze e vaccinarsi tutti per proteggere la propria salute e quella della collettività. Solo fidandoci della scienza potremo sconfiggere il Covid e tornare a vivere nella normalità perché continuando di questo passo il rischio è che la Sicilia possa ritornare in zona arancione con ulteriori danni anche per l’economia”. Sulla vicenda è tornato anche lo stesso Cascio: “Io non mi spavento certo degli insulti, ma, davvero, c’è un clima di esasperazione che non fa bene a nessuno”, ha affermato.
Anche Livesicilia sotto tiro
Cascio era finito nel mirino anche di una chat su Telegram, in cui sono stati diffusi i recapiti personali del medico. Sotto attacco, in questo caso, anche Livesicilia, accusato dai no-vax di fare propaganda pro-vaccini. Gli organizzatori, padri dello slogan ‘No alla dittatura dei vaccini’, si sono mascherati attraverso account “anonimi” o soprannomi evocativi, ma ora rischiano l’arresto. E minacce e intimidazioni sono state denunciate oggi anche dall’Ordine dei medici di Palermo: “I medici sono sotto pressione e ci chiedono aiuto – hanno affermato il presidente dell’Ordine Toti Amato, consigliere del direttivo Fnomceo, e il presidente dell’Albo medici dell’Omceo Giovanni Merlino -. Anche in Sicilia cominciano a essere bersagliati dai pazienti negazionisti che pretendono esami gratuiti prima di essere vaccinati contro il Covid o il certificato di esenzione per avere il green pass”.
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