CATANIA – “Gli enti locali sono uno snodo fondamentale per il futuro della democrazia italiana. Organismi che vivono in una situazione di sofferenza che deve essere affrontata con grande determinazione, perché da loro passano i servizi fondamentali per i cittadini”. È Antonio Misiani, già sottosegretario al Mef nel governo Conte 2 e senatore Dem, il nume tutelare dell’Agorà catanese del Partito democratico, convocata oggi sul tema, appunto, della riforma degli enti locali. “Bisogna restituire dignità ai sindaci – spiega al nostro giornale – che spesso finiscono nel gorgo di inchieste giudiziarie o di instabilità, perché è sempre meno attrattivo il ruolo di amministratore locale, tant’è che si fa sempre più fatica a trovare uomini e donne disposti a candidarsi”.
Misiani lo dice al netto dei problemi di bilancio o i rischi di finire in predissesto o addirittura in dissesto, come è già avvenuto a Catania. “Sono fattispecie che in altri paesi non avrebbero lo stesso trattamento previsto qui in Italia”, ci dice riferendosi alla stagione che ha visto protagonista l’ex collega di Palazzo Madama Enzo Bianco.
Proprio oggi il segretario nazionale Enrico Letta ha rilanciato il patto per l’unità in vista del prossimo voto amministrativo. “Il Pd è competitivo dovunque, abbiamo lavorato per costruire coalizioni larghe anche, in alcune realtà, con il Movimento cinque stelle – ci dice Misiani – Credo che da questo snodo possano arrivare passaggi molto significativi per tutto il centrosinistra”.
Intanto l’ex premier Romano Prodi ha detto oggi che i diritti sociali sono la chiave per affrontare in maniera vincente le prossime scadenze elettorali. “Concludendo la festa nazionale dell’Unità, Enrico Letta ha parlato di come il tema del lavoro sarà cruciale nella prossima legge di bilancio: dalla riforma degli ammortizzatori sociali fino alle norme per contrastare le delocalizzazioni, passando dal tema dell’apprendistato. Il Pd è in prima linea su questi temi con il ministro del Lavoro Andrea Orlando, e noi insisteremo affinché la giustizia sociale sia al centro della prossima iniziativa di governo”.
Al prossimo giro di boa si voterà per Palermo Città e poi dritti verso le Regionali. “Vedo due sfide molto importanti che si inseriscono all’interno di un quadro politico peculiare come quello isolano. Ma anche in Sicilia vale l’obiettivo di lavorare per costruire un largo campo dei democratici e dei progressisti competitivo nei confronti di quello che ci ostiniamo a chiamare centrodestra, ma che in realtà è destra estrema. Insomma, con tutte quelle forze che si ritengono alternative a Meloni e Salvini”.
Uno dei primi interventi dell’Agorà è stato quello di Anthony Barbagallo, segretario siciliano del Pd, che ha voluto riannodare il filo con l’analoga iniziativa celebrata a Palermo sul tema della Legalità. “Il Pd ha l’obbligo di essere concreto su questi argomenti”. Barbagallo parla con la consapevolezza di essere stato due volte sindaco.
Angelo Villari, segretario catanese del Partito democratico, si sente soddisfatto perché ritiene l’Agorà il il luogo di rappresentazione plastica di un Pd che vuole tornare a essere soprattutto “una comunità politica e non il partito dell’uomo solo al comando”. L’attenzione è già rivolta alla prossima festa dell’Unità. Riconnettere la società civile al Nazareno, questa è la linea tracciata da Letta e su questo la segreteria etnea punta a muoversi. La proposta giallorossa è già realtà nelle piazze popolose di Caltagirone e Adrano, mentre a Giarre e Misterbianco sono state altre agende a prevalere. “Crediamo che – dice a Villari a Live Sicilia – che la strada per costruire l’alternativa sia sta già avviata”.