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A Bagheria corsa a cinque| col Comune in dissesto

Le città al voto/2. Il più grande centro della Provincia dopo Palermo torna alle urne dopo la caduta dell'amministrazione Lo Meo e il crac dell'ente.

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BAGHERIA (PALERMO) – Bagheria si prepara al voto. Dopo la sfiducia al sindaco Vincenzo Lo Meo e la dichiarazione di dissesto arrivata ieri, la Città delle Ville domenica sarà chiamata a rinnovare primo cittadino e consiglio comunale in un clima di grande incertezza e con ben cinque candidati alla fascia tricolore.

Una competizione per nulla scontata che dovrà fare i conti con il malcontento degli elettori che, con la dichiarazione di dissesto, dovranno pagare tasse alle stelle per i prossimi cinque anni, indipendentemente da chi sarà eletto. E proprio il clima potrebbe favorire il Movimento Cinque Stelle che candida Patrizio Cinque, 28 anni, laureato in Comunicazione istituzionale e politica che lavora presso lo staff del gruppo parlamentare dell’Ars. Una campagna elettorale aggressiva, quella dei grillini, che a Bagheria può contare anche sul sostegno a sorpresa del politologo statunitense Edward Luttwak, celebre per le sue posizioni conservatrici e a favore dei Repubblicani. Un rapporto singolare, quello tra Cinque e l’americano, favorito però dalla consorte di quest’ultimo che è legata ad artisti locali vicini al M5s.

Per il centrosinistra è sceso in campo Daniele Vella, vincitore delle primarie, già presidente del consiglio comunale e capogruppo uscente del Pd. 32 anni, a lungo presidente dell’associazione Antigone, ha battuto nei gazebo i propri contendenti ed è considerato vicino a Nelli Scilabra e a Beppe Lumia. Un’appartenenza d’area che ha scontentato i cracoliciani, anche se il centrosinistra dovrà provare a rimettere le mani su Bagheria, città tradizionalmente cara al centrosinistra. Può contare anche sull’appoggio dell’ex sindaco Biagio Sciortino. Al centrosinistra appartiene anche il candidato indipendente Atanasio Matera, 60 anni, presidente uscente della circoscrizione di Aspra ed escluso dalle primarie, che corre sostenuto da una lista civica.

Anche il centrodestra si è spaccato. Il candidato di punta è Antonino Costa, 63 anni, dirigente in pensione della Polizia di Stato ed ex assessore della giunta Sciortino, che potrà contare su una formazione “vecchio stampo”: non solo Forza Italia e Nuovo Centrodestra, che a Bagheria si ritrovano assieme, ma anche Fratelli d’Italia e Udc che qui rompe l’asse regionale col Pd. A favore di Costa anche la deputata di Forza Italia Gabriella Giammanco. Chiude la partita il 40enne Gino Di Stefano, sostenuto da due liste civiche e da Mimmo Maggiore che ha ritirato la propria candidatura a sindaco.

 


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