A Catania il cardinale Burke: | "L'Isis è un pericolo per noi" - Live Sicilia

A Catania il cardinale Burke: | “L’Isis è un pericolo per noi”

E' il patrono dell'Ordine dei Cavalieri di Malta. Ieri, a Catania, ha celebrato messa "in latino" a San Giuseppe al Transito.

CATANIA – Sul fatto che l’Isis sia un pericolo più che preoccupante per l’Occidente, il cardinale Raymond Leo Burke non ha dubbi: “Certo, ne sono convinto”. Il porporato lo ha detto ieri a Catania a margine della messa celebrata nella chiesa di San Giuseppe al Transito, nei pressi del fridericiano Castello Ursino. Nonostante la celebrazione fosse in latino, o più precisamente secondo i testi liturgici promulgati da san Pio V, erano non pochi i presenti. Tra i banchi anche l’ex sindaco Raffaele Stancanelli. Ma anche tanti giovani nati all’indomani del concilio Vaticano II.

La preparazione alla messa.

A fare gli onori di casa i Cavalieri dell’ordine di Malta. Non un caso. Il cardinale statunitense ne è infatti il patrono. E guardando alla particolare crisi in corso nel Mediterraneo, a pochi chilometri dalle coste siciliane, Burke rilancia la missione della sua comunità: “Il nostro ordine è dedicato alla difesa della fede e al soccorso dei poveri. Queste due opzioni si uniscono nell’opera dei nostri Cavalieri. In questo momento specialmente dobbiamo fare di tutto per fare cessare la persecuzione dei cristiani. Una orribile persecuzione – aggiunge – che ci obbliga a portare tutti gli aiuti possibili a chi soffre”.

Nelle cronache recenti, Burke è passato come l’antagonista di Papa Francesco circa le presunte aperture sui divorziati risposati discusse nel Sinodo straordinario dello scorso autunno. Il principe della Chiesa tuttavia si tiene distante dalle polemiche o da letture improvvisate: “Per sua natura – ha spiegato – il Sinodo esiste per aiutare il Papa ad annunciare la verità del Vangelo al mondo”. Il cardinale guarda già alla prossima assise in Vaticano: “Il risultato sarà quello di far brillare nuovamente la verità sul matrimonio e la famiglia che sono un dono di Dio alla sua Chiesa”.

 


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