A processo "Arciere": catturò Riina - Live Sicilia

A processo “Arciere”: catturò Riina

Rinviato a giudizio
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E’ stato rinviato a giudizio per favoreggiamento e falso il carabiniere Riccardo Ravera, meglio noto come ‘Arciere’, uno dei componenti della squadra del ‘Capitano Ultimo’ che nel 1993 arrestò il boss mafioso Totò Riina. Il caso è quello del furto milionario di arredi avvenuto nella Palazzina di caccia di Stupinigi, alla periferia di Torino, nel febbraio 2004, di cui furono riconosciuti responsabili alcuni nomadi sinti. Per la stessa vicenda oggi, davanti al gup Sandra Casacci, sono comparsi anche il vicesovrintendente della polizia stradale Giuseppe Cavouti, che ha patteggiato la pena di un anno di reclusione per favoreggiamento, e il sinto Renato Di Maio, che é stato condannato a quattro anni e quattro mesi in giudizio abbreviato per estorsione. Secondo l’accusa, sostenuta dai pm Andrea Padalino ed Enrico Arnaldi di Balme, durante le indagini sul colpo di Stupinigi, i due avrebbero protetto la banda di sinti piemontesi che fece recuperare la refurtiva (mobili e oggetti di antiquariato del valore stimato in milioni di euro) ricattando la Fondazione Mauriziano, proprietaria della Palazzina, che versò 250 mila euro. Dopo il ritrovamento, i vertici della procura spedirono una lettera al comandante generale dell’Arma dei carabinieri con delle lodi a Ravera per “il particolare impegno” negli accertamenti. Poi, però, spuntarono delle anomalie. L’ipotesi che il maresciallo abbia partecipato all’estorsione é stata accantonata. Ravera, che ha sempre respinto ogni accusa di irregolarità, dopo l’apertura delle indagini nei suoi confronti annunciò di voler restituire la medaglia che gli era stata consegnata per la cattura di Riina.Il dibattimento si aprirà a dicembre.

(Fonte ANSA)


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