Catania, atti osceni davanti a una quindicenne: rinviato a giudizio

Catania, atti osceni davanti a una quindicenne: rinviato a giudizio

Processo a ottobre: l'accusa è di violenza privata e atti osceni

TRECASTAGNI (CATANIA) – Si sarebbe denudato per commettere atti di autoerotismo in mezzo alla strada. E nella sua foga voyeuristica avrebbe costretto una quindicenne a guardarlo. Assieme alla ragazzina, extracomunitaria, c’era la madre. Adesso gli elementi raccolti dalla Procura sono stati ritenuti sufficienti dal Gup.

È stato rinviato a giudizio e sarà processato il 12 ottobre un quarantenne catanese di Trecastagni. Avrebbe abbassato i pantaloni in mezzo alla strada. Poi sono intervenuti i carabinieri che lo hanno portato in caserma e lo hanno denunciato a piede libero, dopo aver raccolto la testimonianza delle due.

L’episodio è avvenuto nel maggio di quattro anni fa. Le accuse sono violenza privata e atti osceni in luogo pubblico. Il rinvio a giudizio è stato chiesto dal sostituto procuratore di Catania Irene Frudà. A carico dell’uomo ci sono ben due informative dei carabinieri pedemontani, contenenti il racconto delle persone offese.

Ma andrà in aula a ottobre. L’imputato è difeso dall’avvocato del foro di Enna Antonio Impellizzeri, che aveva chiesto il non luogo a procedere. L’accusa sostiene che l’imputato, a bordo della sua city car, avrebbe costretto le giovani a fermarsi. Poi si sarebbe “mostrato alle stesse con i pantaloni abbassati, esibendo gli organi genitali e toccandosi”.

Fonti di difesa, nel respingere ogni accusa, hanno evidenziato che sarebbe invece emerso il rinvenimento di immagini delle videocamere. Video che smentirebbero l’assunto dell’accusa, escludendo categoricamente le condotte attribuite all’imputato. In aula deporranno anche le presunte persone offese.


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