A rischio la scuola dell'infanzia | Le famiglie a Orlando: "Intervenga" - Live Sicilia

A rischio la scuola dell’infanzia | Le famiglie a Orlando: “Intervenga”

La protesta per la statalizzazione di alcune classi a causa dei tagli al bilancio del Comune

PALERMO – Chiedono di incontrare il sindaco Leoluca Orlando i genitori dei piccoli alunni, iscritti alla scuola comunale dell’infanzia “Sardegna”. Questa mattina, una cinquantina tra mamme e papà hanno manifestato davanti a Villa Niscemi, in rappresentanza di 160 genitori, per sollecitare l’apertura del dialogo con il primo cittadino ed evitare che una sezione della medesima scuola venga soppressa e riconvertita in statale.

Nonostante l’istituto comunale abbia già completato le iscrizioni per il prossimo anno scolastico (con tanto di “open day” dedicato alle future “matricole”), il Comune di Palermo ha disposto una riorganizzazione della struttura per il mese di settembre con conseguenze di vario tipo: taglio al personale docente; interruzione della continuità scolastica e dei servizi di qualità offerti dalla scuola fino ad ora. Un disagio non indifferente, considerando che – secondo quanto affermato dalle stesse famiglie degli iscritti – la “Sardegna” rappresenta davvero un’eccellenza per il mondo scolastico palermitano.

Poche settimane fa i genitori hanno anche incontrato l’assessore alle Politiche scolastiche Giovanna Marano, che ha parlato di “tagli legati al bilancio” e che – a detta degli stessi familiari – avrebbe fornito risposte “contraddittorie e poco chiare”. “Purtroppo nel mese di febbraio siamo venuti a sapere che una sezione della scuola è già stata soppressa e verrà riconvertita in statale” scrivono i familiari in una missiva indirizzata a Orlando e letta pubblicamente durante la manifestazione di stamattina.

“La gestione della vicenda è stata poco trasparente, – aggiungono i genitori – la comunicazione da parte dell’Assessorato e dell’Unità didattica educativa di competenza è stata assente e noi genitori, sia quelli dei bimbi riconfermati che quelli dei nuovi iscritti (tutti e 48 in lista d’attesa), non siamo stati informati tempestivamente della triste novità. Non vogliamo che il percorso formativo dei nostri figli venga sacrificato per iniziative ai limiti della legge, che poco guardano all’interesse dei bambini”. La richiesta delle mamme e dei papà è ora quella di una proroga della riconversione: mantenere la sezione comunale per un altro anno.


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