Un ritorno importante sul palco dell’Ariston, “una festa per celebrare un grande traguardo, i 15 anni insieme” per il gruppo che ha già partecipato e vinto il Festival nel 2015 con il brano “Grande Amore”, aggiudicandosi il terzo posto nel 2019. Il Volo è a Sanremo per la terza volta con Capolavoro, un brano dalle influenze pop che anticipa l’uscita del primo album di inediti.
“Cadi dal cielo come un capolavoro / Prima di te non c’è niente di buono”, una canzone dedicata all’amore universale, nuova nel suo genere e forse rivoluzionaria. “Un repertorio nuovo, che spero ci possa portare un futuro e altri vent’anni di carriera e di nuove canzoni – dice Piero -, non un cambiamento. Noi oggi abbiamo trent’anni e abbiamo le idee più chiare. Non cambieremo mai niente ma cerchiamo sempre di mantenere quella contemporaneità. La cosa più importante è riconoscere il proprio ruolo e progettare sempre quello che desideriamo”.
Ignazio conferma. “Non è c’è voglia di cambiare ma di farci conoscere e avvicinare da un nuovo pubblico. Sì, è vero, nel mondo ci conoscono, ma chi siamo noi? Questo vogliamo far conoscere. Non siamo solo tenori, ma cantanti con tre vocalità diverse e ognuno con la propria individualità”.
Gianluca precisa. “Noi abbiamo tre personalità completamente diverse ma abbiamo una grande forza insieme, cercando di lavorare su noi stessi sotto tutti i punti di vista. Non possiamo essere gli stessi di dieci anni fa. La musica si evolve, come lo fa il mondo e noi siamo giovani, abbiamo 29 anni con 15 anni di carriera, per cui volevamo sperimentare qualcosa di diverso”.
Il Volo, composto dai tenori Piero Barone (Naro, 24 giugno 1993) e Ignazio Boschetto (Marsala, 4 ottobre 1994) e dal baritono Gianluca Ginobile (Teramo, 11 febbraio 1995), s’incontra per la prima volta nel 2009 proprio all’Ariston nel programma “Ti lascio una canzone”, presentandosi in veste di solisti poiché ancora non si conoscevano tra loro. Sono giovanissimi: Piero ha 15 anni, mentre Ignazio e Gianluca, 14. L’idea di creare un trio nasce proprio durante la trasmissione dove si fecero notare da Michele Torpedine, manager che ha contribuito alle carriere di Bocelli, Zucchero, Giorgia e Antonacci. Nasce così per caso una formazione a tre con il nome (provvisorio) “i Tenorini”, in omaggio ai tre tenori che hanno fatto la storia della lirica, Pavarotti, Domingo e Carreras.