Antonio Ingroia, sconfitto alle elezioni, si ritrova a capo dell’ufficio riscossione delle tasse in Sicilia. Con la stessa logica, quella di elargire un impiego ai trombati, ci si deve rallegrare ulteriormente con Pietro Grasso, meritatamente eletto senatore. Certo, l’attuale presidente del Senato ha dovuto firmare la prefazione a “E io non ci sto”, il libro edito da Longanesi di Rosario Crocetta, il governatore di Sicilia. Ma gli è andata proprio bene a Grasso perché, Diocenescampi fosse risultato non eletto, come minimo avrebbe avuto da Crocetta la nomina all’acqua pubblica. Con ben altro volume da prefare. Come minimo “Il Web ci rende liberi?”. E’ l’importante saggio Einaudi di Gianni Riotta, meritatamente candidato al Nobel.
Ingroia ripescato da Crocetta, dopo la trombatura alle elezioni. Meno male che Grasso si è salvato. Altrimenti... Altrimenti cosa? Ce lo dice Pietrangelo Buttafuoco, nel suo riempitivo per "Il Foglio".
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