PALERMO – Un profilo che inneggia ad abusi su neonati down – che era stata segnalato alla polizia postale dall’associazione Meter – così come una pagina che si chiama ”Io odio i neonati” con foto di bimbi disabili o malati e frasi che invitano alla loro uccisione, per Facebook rispettano ”gli standard della comunità”. Dopo la segnalazione per la rimozione delle pagine il team di assistenza del social network scrive: ”Grazie per il tempo dedicato alla segnalazione di un contenuto che secondo te potrebbe non rispettare i nostri Standard della comunità. Le segnalazioni come la tua sono fondamentali per rendere Facebook sicuro e accogliente. Abbiamo controllato la pagina che hai segnalato per la presenza di discorsi o simboli di incitazione all’odio e abbiamo riscontrato che rispetta i nostri Standard della comunità”. La pagina sui neonati down è ancora online. Quella che incita all’odio ai neonati non è più visibile anche se chi l’ha inserita potrebbe averne cambiato l’indirizzo modificando le lettere maiuscole e minuscole del nome del profilo come ha già fatto in passato.
“Facebook s’impegna ogni giorno per promuovere un ambiente sempre più sicuro e protetto e tutela le persone, in particolare i minori, da abusi e utilizzi inappropriati delle proprie informazioni e contenuti”. Lo dice in una nota l’ufficio stampa di Facebook dopo le notizie sulle pagine di ”odio” verso i neonati. ”La nostra politica è, infatti, quella della tolleranza zero per i casi di sfruttamento minorile su FB. Nelle rare occasioni in cui questo atto illegale viene individuato sulla nostra piattaforma ci attiviamo immediatamente per verificare chi ne è responsabile e lavoriamo al fianco delle autorità competenti e delle forze dell’ordine. Proprio per queste ragioni, creiamo costantemente nuovi strumenti facili, immediatamente accessibili e sempre al passo con l’evoluzione dei bisogni della società per consentire a tutti di connettersi e condividere contenuti in modo libero e consapevole e aggiorniamo periodicamente le nostre policy per adeguare la piattaforma alle normative vigenti e alle nuove esigenze delle persone. Incoraggiamo e sollecitiamo le persone che usano la piattaforma a segnalare attraverso gli strumenti che mette a disposizione i contenuti in violazione con le proprie regole. In questo modo tutti possono contribuire alla sicurezza della piattaforma, permettendoci di agire tempestivamente”. (ANSA)