Il Tar Sicilia ha dato ragione a Diego Cammarata. Il 6 agosto scorso un provvedimento del consiglio comunale faceva obbligo “all’amministrazione attiva di astenersi dall’assumere nuove iniziative di spesa fino all’assestamento generale del Bilancio”. Divieto, quindi, di decidere nuove spese fino a quando il bilancio comunale non sarebbe stato a posto. Cammarata ha allora impugnato l’atto ricorrendo al tribunale amministrativo. Oggi i giudici hanno concluso che il provvedimento consiliare non può “travalicare i limiti propri degli emendamenti al bilancio” e ne ha deciso la sospensiva.
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