PALERMO- Il giudice per l’udienza preliminare di Palermo Roberto Riggio ha assolto Paolo Giambruno con la formula perché il fatto non sussiste. L’ex direttore del Dipartimento veterinario dell’Asp di Palermo era imputato di “assenteismo”.
Secondo l’accusa, aveva truffato l’azienda sanitaria poiché, mentre era in servizio, presiedeva una riunione del consiglio dell’Ordine dei veterinari. Si sarebbe allontanato senza autorizzazione per due ore, dalle 15 alle 17, del 5 novembre 2013.
I legali della difesa, gli avvocati Roberto Ferrara e Daniele Livreri, hanno però dimostrato innanzitutto che Giambruno non si era allontanato dal posto di lavoro visto che la sede dell’Ordine era ubicata nella stessa struttura che ospita il Dipartimento. L’assemblea si era svolta nella stanza accanto a quella di Giambruno. Ed ancora il dirigente, in quanto tale, “non era soggetto a debito orario e la sua retribuzione era parametrata al conseguimento dei risultati e non già alle ore di lavoro svolto”. E se davvero si fossero calcolate le ore di servizio, sarebbe emerso che Giambruno aveva lavoro molto di più di quanto previsto per un normale veterinario.