Acireale, beni confiscati alla mafia |Richiesta per quattro immobili - Live Sicilia

Acireale, beni confiscati alla mafia |Richiesta per quattro immobili

Si tratta di una villa nella frazione di Pozzillo e tre appartamenti situati a Santa Maria Ammalati.

l'annuncio del sindaco
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ACIREALE  – L’amministrazione comunale di Acireale presenterà richiesta ufficiale di assegnazione di quattro immobili confiscati alla criminalità organizzata, – una villa nella frazione di Pozzillo e tre appartamenti in quella di Santa Maria Ammalati – che saranno incamerati nel patrimonio comunale. L’annuncio stamane durante la presentazione del Regolamento comunale per la concessione in uso dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata approvato nei giorni scorsi dal consiglio comunale, alla quale hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco Roberto Barbagallo, il deputato regionale Nicola D’Agostino ed il Vescovo della Diocesi Mons. Antonino Raspanti.

“Abbiamo voluto presentare il regolamento alla città, alla stampa e abbiamo voluto farlo insieme con il vescovo e alla presenza delle Forze dell’ordine – ha detto Barbagallo – perché riteniamo che questo sia un ulteriore passo in avanti del Comune di Acireale verso la legalità”. “Sappiamo che nel territorio comunale – ha proseguito – ci sono quattro immobili confiscati. Vogliamo che non siano più in possesso della criminalità e siano devoluti alla comunità. Non sappiamo in cosa li trasformeremo, ma mi piacerebbe destinarli ad associazioni che si occupano di disabili e meno abbienti”.

“E’ un altro tassello – ha detto dal canto suo D’Agostino – del percorso intrapreso in questa città di ripristino di regole e comportamenti improntati alla legalità e all’uguaglianza. E’ un regolamento che disciplina la gestione di beni confiscati ai delinquenti che hanno fatto investimenti nella nostra città. Anche questo sarà un segnale che non piacerà a qualcuno: spogliare dei mafiosi di beni che verranno destinati al bene della comunità per riparare in parte alle ingiustizie che hanno commesso”.

Raspanti, riferendosi agli attentati intimidatori dei quali sono stati vittima nelle ultime settimane Barbagallo e D’Agostino, ha detto: “Di recente ci sono stati segnali precisi di presenze che vorrebbero controllare questo territorio e questo deve farci reagire con l’impegno deciso di ciascuno nel quotidiano”. “Ogni istituzione – ha proseguito – deve fare la propria parte fino in fondo dando continuità alla propria azione. Io sono qui per dare l’appoggio della comunità cristiana all’istituzione comunale. Ho stimolato l’amministrazione e ho condiviso questo regolamento. L’iter non sarà semplice, ma questo è un segnale importante per portare avanti i valori democratici della nostra città”.(ANSA).


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