Acireale – Sono passati sei mesi da quando Roberto Barbagallo vinse le elezioni. Si chiudeva così “L’era Garozzo”, che dopo dieci anni di governo della città, lasciava il ruolo di primo cittadino per dedicarsi alla professione forense. “Una passione, più che una professione – dice Nino Garozzo – che ho sacrificato fin troppo”. Garozzo a LiveSicilia traccia un bilancio sull’azione dell’amministrazione Barbagallo ma anche sull’opposizione, che secondo l’opinione pubblica acese appare inesistente.
“I giudizi sulle amministrazioni sono affidati ai cittadini e non certo all’ex Sindaco. Saranno – afferma Garozzo – i cittadini a valutare se rispetto agli impegni elettorali le promesse sono state e saranno mantenute. Io posso solo augurarmi che il Sindaco, la Giunta e il Consiglio facciano bene nell’interesse esclusivo della Città alla quale mi sento di appartenere non solo per nascita e residenza ma soprattutto per scelta. Ovviamente, anche la nuova amministrazione ha iniziato a sperimentare che fare opposizione sempre e comunque è ben diverso dal governare”.
“Semmai noto il sorprendente affievolirsi del confronto politico – aggiunge l’ex sindaco – e del dibattito in Città sui temi amministrativi più rilevanti. Non parlo solo di opposizione consiliare parlo anche di tutti gli “opinion leader”, oggi in silenzio; non voglio entrare nelle dinamiche partitiche – afferma – tradirei il mio ruolo anche se quello che ho da dire sulla mia pagina la dirò sempre ma un ex sindaco non può fare di mestiere l’oppositore”.
“Ritengo – analizza Garozzo – che le dinamiche democratiche di dialettica e controllo aiutano gli esecutivi ad una attività amministrativa migliore, meno presuntuosa e più efficiente. Pertanto, un sincero in bocca al lupo a tutti”.
“Quanto a me, coerentemente con le mie decisioni annunciate esattamente due anni fa, – dichiara l’ex sindaco – un anno e mezzo prima della conclusione del mio mandato di Sindaco, non posso che ribadire che i miei orizzonti sono esclusivamente professionali e ho ripreso a regime la mia professione forense fin troppo sacrificata in questi anni. Siccome prima che un lavoro è una passione – conclude – non è stato complicato ritornare a codici e pandette a tempo pieno”.
