Acireale senza il suo polmone verde |Ardita: "Fruibile entro il 2015" - Live Sicilia

Acireale senza il suo polmone verde |Ardita: “Fruibile entro il 2015”

Dopo riqualificazioni e lavori la Villa Belvedere è ancora chiusa.

L'intervista
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Acireale – Villa Belvedere ancora chiusa al pubblico. Tanti, forse troppi, i mesi passati tra interventi e sopralluoghi eseguiti da esperti, in cui emergevano difficoltà inerenti i lavori di riqualificazione del giardino, alla pavimentazione di ghiaietta lavico, alla pavimentazione area giochi, all’impianto elettrico, all’impianto idrico antincendio a pavimenti, ringhiere e opere in ferro.

Nonostante le difficoltà, il primo cittadino aveva lanciato un ultimatum. “Entro il 31 dicembre la Villa Belvedere dovrà essere collaudata e di conseguenza dovrà essere completamente riaperta per tutti gli acesi”.

Manca pochissimo alla scadenza di tale ultimatum e per saperne di più, LiveSicilia Catania ha raggiunto l’assessore ai lavori pubblici Nando Ardita che ha confermato la data di restituzione del più grande polmone verde cittadino rispondendo anche relativamente alle condizioni delle strade in città.

Quali sono le condizioni attuali della Villa Belvedere?

Come è noto i lavori sono stati completati e consegnati dall’impresa nel primo quadrimestre del 2014, l’organo di collaudo a fine settembre 2015 ha trasmesso la relazione sulle valutazioni dei lavori eseguiti, assegnando una serie di prescrizioni per l’emissione del certificato di collaudo che sono state notificate all’impresa e pertanto si è in attesa della esecuzione di tali lavori per potere rendere la villa pienamente fruibile. C’è da dire che, in aggiunta, gli ultimi eventi meteorici hanno ulteriormente aggravato le condizioni di fruibilità della villa. All’esito delle operazioni di collaudo si potranno definire le eventuali responsabilità ci sembra un atto dovuto anche nei confronti dei cittadini.

Come si ha intenzione di intervenire rispetto al verde all’interno del giardino Belvedere?

Intanto sin dal nostro insediamento è stata realizzata una collaborazione con il Consorzio il Nodo che ha messo a disposizione un giardiniere e due ospiti del progetto SPRAR. E’ stato richiesto alla Regione di potere utilizzare un residuo del finanziamento di circa 70 mila euro per la piantumazione di nuove essenze arboree sostitutive.

Quali i tempi massimi di restituzione della Villa ai cittadini?

Non appena ci saranno i parametri minimi di sicurezza la Villa sarà di nuovo resa fruibile ai cittadini e verosimilmente entro la fine dell’anno.

Parliamo adesso di strade. Inutile negare che le strade di Acireale sono ridotte a un colabrodo: Come si interverrà per limitare i danni?

Già è in atto una sistemazione parziale di tutte le disconnessioni, per il prossimo futuro è intenzione di questa Amministrazione utilizzare dei fondi per il ripristino di alcune arterie importanti del nostro territorio. Oggi è stata riaperta al traffico la Via Paolo Vasta, tecnici e operai hanno provveduto a svuotare e ripulire la condotta e soprattutto a verificare accuratamente le condizioni della condotta. In un paio di giorni, con grande efficienza, è stata ripristinata la scatolatura in cemento armato del canale e ieri è stata ripavimentata la strada. Ovviamente questa spia ci ha suggerito di verificare accuratamente le condizioni del canale sotterraneo risalente ad oltre un secolo fa, che confluisce verso la Riserva della Timpa le acque che si accumulano nella vasca a monte, in corso Umberto. Stiamo monitorando il sottosuolo in diverse zone cittadine e, ove saranno rilevati altri casi simili di erosioni o cedimenti, interverremo tempestivamente per garantire la sicurezza dei cittadini.

In vista delle abbondanti piogge invernali, quali sono stati gli interventi per prevenire allagamenti e crolli?

Si sta già provvedendo con uno storno di fondi di riserva del Sindaco per impegnarli nella pulizia delle caditoie in condizioni più critiche del nostro territorio. E’ evidente che ci siamo ritrovati a fare dei lavori e ad inseguire emergenze per lavori che dovevamo trovare in ottime condizioni ma che invece ci hanno solo costretti ad un grande dispendio di tempo e di risorse.

Un’ultima domanda: ma il depuratore, che fine ha fatto?

La competenza sul Depuratore Consortile è stata demandata causa Commissariamento del Ministero all’Assessorato Infrastrutture della Regione Siciliana. Aspettiamo.


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