PALERMO – Scontro interno al Partito democratico di Palermo. La miccia la accendono due dei cinque componenti dem a Sala delle Lapidi ed è legata alle voci sulla possibile nascita di un gruppo consiliare di Italia viva, la nuova formazione politica dell’ex premier Matteo Renzi. “Il Pd non è un episodio”, si legge in un documento con cui il gruppo consiliare del Partito democratico ribadisce la propria identità politica dopo la nascita di Italia Viva e annuncia una nuova agenda da proporre al sindaco, Leoluca Orlando. A distanza di una ventina di giorni dal deposito del documento di rilancio del “nuovo pd”, però, le uniche firme apposte sono quelle di Rosario Arcoleo e Giovanni Lo Cascio. Restano vuoti, invece, gli spazi per le sigle di Francesco Bertolino, Dario Chinnici e Carlo Di Pisa. “Il documento è in questo stato da circa venti giorni – dice Arcoleo -, praticamente dalla costituzione del partito di Matteo Renzi a livello nazionale”.
Secondo Arcoleo e Lo Cascio, proprio dal momento della nascita di Italia Viva “c’è chi è stato ambiguo e ha giocato con due mazzi di carte. Le azioni dei consiglieri Dario Chinnici, Carlo Di Pisa e Francesco Bertolino – dicono – sono state più eloquenti delle parole di circostanza utilizzate per giustificate il fatto di essere stati assenti alle iniziative Pd e presenti a quelle di Italia Viva. Da quando si è costituito il nuovo partito a livello nazionale abbiamo già indetto l’assemblea provinciale ma non abbiamo visto i tre consiglieri e il capogruppo. Su queste cose il Pd non può far finta di niente”.
A Sala delle Lapidi, quindi, presto potrebbe nascere un nuovo gruppo di ‘renziani’, così come sembrerebbe accadere all’Ars, dove voci di corridoio danno per certa la nascita di una pattuglia targata Italia Viva. Un altro indizio, secondo Arcoleo, che indicherebbe la preparazione dei tre ‘grandi assenti’ a unirsi ad altri renziani. “C’è bisogno di coerenza e di chiarezza: per questo chiediamo al commissario regionale del partito Alberto Losacco di agire immediatamente – dice Arcoleo -, non so con quali azioni ma dovranno essere forti e rispettose del popolo siciliano del Pd. Chiediamo che venga chiarita la posizione del Pd a Palermo e in Sicilia, per il rispetto che si deve al nostro partito, ai nostri elettori e ai nostri iscritti”.