Acuto di Nibali al Tour | Tappa e maglia gialla - Live Sicilia

Acuto di Nibali al Tour | Tappa e maglia gialla

Vincenzo Nibali

Il campione d'Italia ha vinto per distacco la York-Sheffield, in terra britannica. Nibali è il primo italiano leader del Tour dopo Rinaldo Nocentini nel 2009. "Il Tour è ancora lungo, restiamo coi piedi per terra".

al messinese la seconda frazione della corsa
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ROMA – Il campione d’Italia Vincenzo Nibali ha vinto per distacco la 2/a tappa del Tour de France, 201 km da York a Sheffield, in terra britannica. Il messinese dell’Astana, nuova maglia gialla, si è aggiudicato la sua prima vittoria al Tour con uno scatto a 1.800 m dall’arrivo che gli ha consentito di precedere di 2″ il gruppo di inseguitori con il belga Greg Van Avermaet, il polacco Michal Kwiatkowski e lo slovacco Peter Sagan. Nibali è il primo italiano leader del Tour dopo Rinaldo Nocentini nel 2009.

“Questa vittoria – ha detto Nibali – ha un altro sapore rispetto a quella del campionato italiano di qualche giorno fa. E lasciamo da parte le polemiche per la maglia del’Astana con il tricolore orizzontale che non a tutti è piaciuta, ma forse per via dei regolamenti non si poteva fare diversamente”. Tornando alla gara: ”Questa vittoria non me l’aspettavo -, dice il corridore -. Ho trovato il momento giusto e sono scattato, ho visto che il gruppo si era fermato a 2 km dall’arrivo, e allora sono partito. L’ultimo km sembrava non finire mai, quelli venivano dietro fortissimi, ma ho insistito e tenuto duro, e alla fine ce l’ho fatta. Froome e Contador sono grandi avversari. Ho detto al mio compagno Scarponi ‘stiamo a vedere cosa succede e poi vediamo’. Poi ho visto l’attimo giusto e mi sono detto, proviamo”. Ma Nibali non vuole perdere la concentrazione: ”E’ arrivata questa maglia, ma non bisogna perdere la testa. Il Tour è ancora lungo, bisogna andare avanti così. Con il duro lavoro e i sacrifici stanno arrivando anche le soddisfazioni. E anche certi nervosismi si placano. La mia squadra è consapevole della sua forza. Nel finale eravamo in tanti lì davanti al gruppo. Non diciamo nulla per scaramanzia, ma siamo fiduciosi”.


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