Aereo Windjet fuori pista| Chiesta la condanna del pilota - Live Sicilia

Aereo Windjet fuori pista| Chiesta la condanna del pilota

L'avvocato Mauro Torti

Processo a Palermo. Secondo l'accusa, la responsabilità fu solo del comandante. Ecco perché il pubblico ministero Carlo Lenzi ha chiesto la condanna a tre anni per Raoul Simoneschi e l'assoluzione per il primo ufficiale Fabrizio Sansa. Una passeggera nel frattempo ha ottenuto un risarcimento da 40 mila euro.

IL VOLO DELLA PAURA
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PALERMO – Secondo l’accusa, la responsabilità fu solo del comandante. Ecco perché il pubblico ministero Carlo Lenzi ha chiesto la condanna a tre anni per Raoul Simoneschi e l’assoluzione per il primo ufficiale Fabrizio Sansa. Sono accusati di caduta di aeromobile e lesioni colpose.

Entrami erano ai comandi dell’airbus A319 della Windjet, in servizio da Roma a Palermo che il 24 settembre 2010, finì fuori pista nello scalo del capoluogo siciliano. Per l’accusa, però, il secondo ufficiale avrebbe solo eseguito gli ordini del suo superiore.

L’inchiesta, che si basa prevalentemente su consulenze tecniche, escluse che a provocare l’incidente fosse stato il “wind shear”, il fenomeno consistente nell’improvviso cambiamento di direzione delle correnti d’aria. Gli esperti nominati dai pm, Luigi La Franca e Caterina Grillo, hanno stabilito che fu un errore umano dei due piloti.

Alle 20,07 il volo Wind Jet Roma-Palermo atterrò prima che iniziasse la pista, mandò in frantumi il carrello e finì la sua corsa sul prato, dopo avere travolto un’antenna. La pioggia evitò che le scintille innescassero l’incendio del carburante fuoriuscito dai serbatoi. A bordo c’erano 123 passeggeri e sei membri dell’equipaggio. Alcuni riportarono lievi traumi, ma la paura per molti non è solo un brutto ricordo.

Agli atti dell’inchiesta anche la concitata discussione tra Simoneschi e il suo vice avvenuta prima dell’atterraggio che confermerebbe l’ipotesi dell’errore umano e che Livesicilia vi propone integralemente.

La sentenza sarà pronunciata il 10 dicembre. Al processo si sono costituiti parte civile alcuni passeggeri, assistiti dagli avvocati Mauro Torti e Vincenzo Zummo; la Gesap, società che gestisce i servizi a terra in aerostazione (avvocato Fabio Ferarra), l’Associazione nazionale per la sicurezza del volo (avvocati Torti e Corrado Nicolaci); la “Fondazione 8 ottobre 2001 per non dimenticare” che unisce i familiari delle vittime della strage all’aeroporto Milano Linate (avvocato salvatore Forello. Tutti hanno chiesto la condanna di entrambi gli imputati.

Nel frattempo, l’avvocato Torti è pure riuscito a fare ottenere ad una passeggera del “volo della paura” un risarcimento di 40 mila euro per i danni psico-fisici riportati nell’impatto.


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