Dipendenti sul piede di guerra |"Non garantiremo i controlli" - Live Sicilia

Dipendenti sul piede di guerra |”Non garantiremo i controlli”

Non garantiti i servizi serale e notturno. Al centro dei malumori c’è il comportamento del Direttore dell’Ufficio doganale definito “antisindacale”. I dipendenti, tredici su sedici, in forza all’aeroporto etneo, a partire da oggi, non garantiranno più i turni.

UFFICIO DOGANE
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CATANIA – Ufficio delle dogane: controlli a rischio a Fontanarossa. I dipendenti in forza all’aeroporto non garantiranno a partire da oggi i turni, ma svolgeranno “normale orario di lavoro” con inevitabili conseguenza sui controlli doganali nelle fasce pomeridiane, serali e notturne. La decisione è stata maturata in seguito all’evolversi di una spinosa controversia che ha spinto i sindacati a proclamare, a livello locale prima (maggio) e regionale poi (ottobre), lo stato di agitazione. Al centro dei malumori dei dipendenti etnei c’è il comportamento del Direttore dell’Ufficio doganale definito “antisindacale”.

Il dirigente, infatti, avrebbe “violato l’accordo sull’orario di lavoro”, vigente dal maggio del 2008, disponendo, a partire da maggio, “la soppressione immotivata dell’erogazione dei buoni pasto ai lavoratori turnisti con orario di lavoro articolato su cinque giorni settimanali”. Una situazione denunciata in più occasioni, anche attraverso missive inviate al Prefetto, e affrontata senza successo in sede d’interlocuzione con i vertici dell’Ente.

Una premessa è d’obbligo: le novità introdotte dal direttore non coincidono con una qualche forma di “modifica contrattuale”. Anche perché i contratti sono bloccati da anni. “Qui non si tratta di ottenere chissà cosa o di rivendicare chissà quale miglioria contrattuale: siamo persone di buonsenso e abbiamo perfetta cognizione dei tempi che viviamo e grandissimo rispetto per chi versa in disagio lavorativo”. “Qui si tratta di gridare che non si possono togliere da un giorno all’altro e senza una novità contrattuale o normativa, istituti contrattuali regolarmente applicati da anni, per giunta dagli stessi soggetti che oggi li disapplicano”, scrivono al Prefetto le sigle sindacali.

Il riferimento è alla normativa che prevede la maturazione dei buoni pasti per i turnisti che affrontano un turno di lavoro articolato su cinque giorni. A questo si somma la richiesta di riconoscere la “prestazione straordinaria resa dal personale turnista nei giorni festivi infrasettimanali”.

A surriscaldare il clima già abbastanza rovente c’è una mail che arriva in un momento poco opportuno. Infatti, le sigle sindacali regionali proclamano lo stato di agitazione e l’attivazione della protesta presso l’Ufficio delle Dogane di Catania a decorrere dal 27 ottobre. Ma l’Ufficio delle Dogane, stando a quanto denunciano i sindacati, “con assoluta noncuranza dei termini della protesta e in spregio alla volontà di aderirvi manifestata anticipatamente per iscritto da quasi tutti i lavoratori in forza alle Sezioni Operative Territoriali di Fontanarossa e Riposto, nonché a decine di adesioni di dipendenti in servizio presso la sede centrale di via Dusmet, ha inviato via mail, come di consueto e come se nulla fosse, i turni di servizio della settimana che va dal 27 ottobre al 2 novembre anche ai dipendenti che hanno preannunciato da tempo l’adesione alla protesta”.

La comunicazione arriva il 24 ottobre “quasi a chiusura dell’Ufficio”, e riporta “dei nuovi turni di 7 ore e 12 minuti ciascuno, non prevedendo né la pausa né la corresponsione del buono pasto, attingendo quasi esclusivamente (ad eccezione di una unità) al personale aderente alla protesta con l’aggravante di non curarsi nemmeno che il personale inserito nei turni comandati, potesse completare il proprio orario di lavoro settimanale”. Per tutta risposta, i dipendenti dell’Ufficio Dogane (tredici su sedici) in forza all’aeroporto Fontanarossa, a partire da oggi, non garantiranno più i turni, ma svolgeranno il “normale orario di lavoro” con inevitabili conseguenza sui controlli doganali nella fascia oraria che va dalle quattro del pomeriggio alle otto del mattino.

 

 


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