"In 5 anni treno veloce | Fontanarossa-centro” - Live Sicilia

“In 5 anni treno veloce | Fontanarossa-centro”

Lunga intervista a Gaetano Mancini, ad della Sac. Dall'apertura dell'aeroporto di Comiso, allo sviluppo dello scalo etneo, puntando sui progetti in cantiere e i risultati di gestione.

Aeroporto e collegamenti
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CATANIA – Intermodalità. E’ questa la parola d’ordine di Gaetano Mancini per il futuro dell’aeroporto di Catania. L’amministratore delegato della Sac annuncia a LiveSiciliaCatania la realizzazione entro cinque anni di un treno che collegherà il centro città direttamente con l’aereoscalo. Per intenderci, un “Fontanorossa Express”, sulla scia del Leonardo e Malpensa Express, potrebbe essere realtà entro il 2018. Mancini, inoltre guarda ad un aeroporto di respiro internazionale, tanto che i vertici della Sac sono già al lavoro per la creazione di nuove tratte che toccheranno grandi capitali europee e del Nord Africa. In questa atmosfera di rinnovamento e apertura verso nuovi scenari avrà un ruolo strategico anche Comiso, uno scalo che dovrà operare in piena sinergia con Fontanarossa. Il progetto più ambizioso, quindi, è quello di portare Catania al livello delle grandi città europee metropolitane, con collegamenti veloci ed efficienti.

I numeri dell’aeroporto di Catania?

Sono numeri importanti perché l’aeroporto di Catania è rilevante sia nel panorama nazionale che in quello internazionale. Il dato che noi abbiamo registrato quest’anno dice che abbiamo avuto un inizio d’anno assai sofferente in termine di traffico, che però per fortuna ha visto una forte inversione di tendenza nel mese di maggio, che ha segnato una crescita che si sta consolidando anche in giugno. I segnali insomma sono positivi e dobbiamo tenere conto sempre che ci confrontiamo con un 2012 in cui c’era l’operatività di Wind-Jet. Catania comunque ha consolidato il suo traffico con una soglia superiore ai sei milioni di passeggeri l’anno. Vanta inoltre la tratta Roma – Catania, che per il secondo anno si consolida per essere la tratta più trafficata a livello nazionale. Abbiamo una serie di politiche commerciali che stanno cercando di sviluppare i collegamenti con l’estero. Stiamo lavorando per promuovere collegamenti diretti con le capitali europee e con il Nord Africa per far sì che il traffico internazionale che oggi rappresenta il 20%, possa crescere.

Comiso, tra inaugurazioni senza aeromobili e futuro … che ci dice di questo nuovo aeroporto?

L’aeroporto di Comiso è gestito dalla Soaco che ha una sua autonomia gestionale, noi siamo azionisti di maggioranza assoluta della Intersac Spa, infatti abbiamo il 65%. Quindi noi siamo azionisti di controllo della Saeco ed in quanto tali, essendo investitori che hanno impegnato un’aliquota importante di capitale, si tratta di un investimento complessivo di venti milioni di euro e perciò, siamo interessati a che l’aeroporto di Comiso sviluppi al più presto le sue potenzialità.

Certo, ma l’inaugurazione senza voli ha creato qualche perplessità, lei che ne pensa?

Noi su questo siamo stati molto chiari. Comunque il nostro ufficio commerciale ha garantito l’operatività, infatti il 7 agosto noi avremo il primo volo che collegherà Comiso con Ciampino con un volo Rayanair. Poi dal 18 settembre inizieranno i voli per Londra e per Bruxelles. Noi avremmo voluto che i servizi dell’aeroporto cominciassero da agosto ma così non è stato.

Ci sarà concorrenza con l’aeroporto di Catania?

Non crediamo che Comiso sia un competitor di Catania, per una questione molto semplice, perché visto che siamo azionisti di controllo siamo interessati a sviluppare una logica di integrazione. Studi fatti da terzi e non commissionati da Sac, come quello dello studio Ambrosetti, evidenziano come l’unica possibilità per lo sviluppo di Comiso sia la massima integrazione con Sac. Siamo pienamente coscienti e convinti che Comiso debba essere un pezzo del sistema aeroportuale della Sicilia Orientale. Quindi questi due pezzi, devono lavorare con una logica sinergica. Comiso dovrà avere una sua specifica destinazione e quella destinazione non dovrà essere svolta in concorrenza da Sac, ma dovrà essere integrata. Abbiamo parlato proprio in questi giorni con un altro vettore importante, proprio per Comiso. Chi dice che Sac è nemico di Comiso, lo dice solo perché ha un interesse diretto a metterci uno contro l’altro. Insomma i due aeroporti dovranno fare sistema.

C’è per l’aeroporto di Catania, la possibilità di un rapido e funzionale collegamento tra l’aeroporto e la città? Penso al Leonardo Express di Roma e al Malpensa Express di Milano.

Noi abbiamo combattuto in questi anni una grande battaglia, per fare comprendere a tutti l’esigenza di diffondere un nodo che è quello di Bicocca. A Catania, accanto alla pista, passa una ferrovia, che non porta nessuna utilità. Noi abbiamo sviluppato una progettualità che riguarda una stazione intermodale, che sorgerà a circa 300/400 metri dalla stazione aeroportuale e che permetterà di potenziare i collegamenti anche attraverso la linea della metropolitana. Parliamo di un progetto che non ha un costo improponibile e che non ha nemmeno tempi di realizzazione impossibili.

In quanti anni sarebbe possibile vedere realizzato questo progetto?

Il sistema di affidamento dei lavori, soffre sempre di lunghezze e blocchi, che non permettono di garantire il rispetto dei tempi, detto che per fare delle previsioni, ci vuole la sfera di cristallo, io penso che se non si saranno intoppi nell’arco di cinque anni il collegamento diretto intermodale treno – aereo, potrebbe essere realtà e sarebbe un grandissimo risultato. Abbiamo in progetto anche un allungamento della pista che consentirebbe a Catania di intercettare altre tipologie di traffico.

 


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