PALERMO- La maggioranza nuova a cui Rosario Crocetta lavora oggi all’Ars è sembrata morire sul nascere. Al primo test politico, l’approvazione del Dpef, da Sala d’Ercole è arrivato un segnale forte e chiaro: una maggioranza ancora non c’è e attorno a Crocetta si può contare per certo solo sui voti dei partiti che hanno sostenuto il governatore alle elezioni. È sfumato per il momento il feeling con i grillini sul quale tanto Crocetta aveva puntato, sconfessando le grandi intese col centrodestra tessute da Pd e Udc per l’elezione di Ardizzone. C’è di mezzo una campagna elettorale per le Politiche, e il Movimento 5 Stelle, che fra poche ore accoglierà il suo vate Grillo, vuole lanciare un messaggio chiaro al suo elettorato, quello di essere una forza fuori dagli schieramenti, che rifugge da alleanze organiche con altri partiti. E le parole durissime con cui Gianpiero D’Alia ha apostrofato il Movimento 5 Stelle, sembrano tanto un avvertimento a nuora perché suocera intenda. Il leader centrista ha allertato Crocetta, invitandolo a non contare troppo su un alleato che per sua natura politica non fornisce garanzie di affidabilità.
Non sono arrivati in Aula neanche i voti dei presunti “rinforzi”, contro i quali oggi l’Mpa ha tuonato in conferenza stampa accusando Crocetta di mettere in atto un “mercato delle vacche”. Gli autonomisti in tarda serata hanno rincarato la dose, diffondendo un inconsueto comunicato in cui si dà notizia di una cena in corso in un ristorante palermitano “tra l’ ex ministro per le telecomunicazioni Salvatore Cardinale detto Totò – si legge nella nota del Pds-Mpa – e i seguenti deputati: Vullo, Lo Giudice, Marcello Greco, Anselmo, Picciolo, Tamajo (anche in rappresentanza di Savona). Argomento all’ordine del giorno – sostengono i lombardiani – sarebbe la costituzione di un nuovo gruppo, quarta gamba della maggioranza parlamentare a sostegno di Crocetta”.
Insomma, secondo l’Mpa la cenetta politica sarebbe la controprova di quanto denunciato oggi alla stampa: “L’onorevole Bersani – chiede il comunicato della segreteria regionale del partito – è a conoscenza del fatto che un illustre rappresentante del suo partito si diletta a convocare cene per costituire nuovi soggetti parlamentari anziché dedicarsi alla campagna elettorale della figliola? Questo convivio conferma quanto da noi sostenuto stamane in conferenza stampa: continua il lavorio incessante per alterare il risultato elettorale e determinare quella maggioranza bulgara della quale Crocetta parla sin dal suo insediamento”.
Veleni su veleni, ma i numeri di Sala d’Ercole al momento restano sfavorevoli al governo. E in vista dell’approvazione del bilancio, quando non ci si potrà permettere passi falsi, ci sarà da lavorare perché i conti tornino, senza il rischio di brutte sorprese.