Aggredita in guardia medica | "Siamo soli. In pericolo. Indifesi" - Live Sicilia

Aggredita in guardia medica | “Siamo soli. In pericolo. Indifesi”

Commenti

    Trasformarle in guardia medica + psicologo

    Il problema sta nel fatto che i protagonisti di questi episodi non subiscono alcuna conseguenza! Andate ad aggredire un medico di pronto soccorso a Londra e vedrete quello che vi succederà.!

    si può soltanto Peggiorare… cosa fare?…mettere una guardia in tutti i presidi osp, farmacie di notte etc..etc..

    Ormai nelle guardie mediche necessità il doppio cancello d’ingresso, come nelle gioiellerie o istituti di credito. Purtroppo dato che la magistratura è impegnata ad occuparsi delle indagini dove primeggia o i grandi nomi sebbene le ipotesi di reato siano discutibili, ci sono degli animali senza controllo, codardi per nascita ed eredità, che aggrediscono i più deboli certi del fatto che non pagheranno mai, in uno Stato in cui sono più frequenti le prescrizioni che le condanne

    “Ancora una volta si assiste e per l’ennesima volta si rimane sconcertati dinanzi alle minacce e a tanta violenza perpetrate ai danni dei medici e anche del personale infermieristico sia nelle strutture di continuità assistenziale (con tentativi, e ahimè, veri stupri) sia all’ interno degli ospedali. Gli ultimi avvenimenti accaduti sia a Crotone che a Napoli e ora nella guardia medica di Bagheria con l’ aggressione ad una dottoressa di continuità assistenziale allungano ulteriormente l’elenco delle violenze a danno degli operatori sanitari, in primis i medici, interessando in egual misura le diverse aree geografiche del paese, portando ancora una volta alla ribalta quanto precarie e difficili siano le condizioni di lavoro di questi professionisti costretti ad operare in condizioni di disagio professionale e umano, a rischio della propria incolumità fisica. Ora ci si chiede per l’ennesima volta quale provvedimenti certi e celeri potranno essere adottati per prevenire tutto cio’ e tutelare l’incolumità degli operatori
    sanitari lasciandoli così operare serenamente nell’espletamento del loro lavoro di per se tanto utile quanto delicato. Anche questo rientra a pieno titolo nella tutela e dignità dei lavoratori. Al ministro della salute Grillo, a cui mi rivolgo da collega e da cittadino, un invito pressante a non tralasciare la difesa della dignità professionale dei medici e del personale sanitario vittima spesso di violenza inaudita e sempre più alla mercè di balordi. Paolo Caruso (Palermo) “

    Il problema fondamentale di questi spiacevoli se non drammatici episodi è quello della impunità e della mancanza di certezza della pena. Oltre che presidiare con vigilantes le strutture di continuità assistenziale, sarebbe opportuno che le stesse strutture fossero ubicate al centro dei comuni magari vicino postazioni delle forze dell’ ordine e trovare casa comune con il servizio del 118 in modo da ritrovarsi nei locali con un maggior numero di personale sanitario. In merito poi alle pene previste per questi balordi si potrebbe attuare facilmente la sospensione dell’ assistenza sanitaria dal SSN per un certo un numero di anni, lasciandoli in balia delle assicurazioni private.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Gli ultimi commenti su LiveSicilia

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI