AGRIGENTO – Pino Rigoli parla di miracolo al termine della gara contro il Melfi che vale la salvezza. Un primo tempo sfortunato con due traverse e tante occasioni, in cui l’Akragas è andata però sotto di due gol. La rabbia è diventata però carburante per il secondo tempo dove i biancazzurri hanno riagguantato il match, conquistando la matematica salvezza: “Sul campo meritavamo la vittoria – spiega il mister biancazzurro, commosso alla fine del match – abbiamo sbagliato molte occasioni nette. Di fronte avevamo una squadra che ci ha fatto la guerra e questo rende ancora più sentito il risultato perché non ci ha regalato nulla nessuno. Abbiamo fatto qualcosa di miracoloso, di strepitoso, questa squadra merita il tributo di tutta la provincia di Agrigento. Mi auguro che domenica ci possa essere un pienone contro il Benevento, tutta la città deve tanto a questi ragazzi da cui ho preso tanto”.
Il tecnico è in lacrime alla fine del 2-2 contro il Melfi: “A fine gara Io per l’Akragas nutro qualcosa di particolare – commenta Rigoli – prima mi sono scappate le lacrime, non bisogna nascondere le emozioni. Voglio dedicare questa salvezza alla mia famiglia e a mio padre che non c’è più, lo dedico a tutta la società, a Dario Scozzari e Totò Catania”. Tra i più soddisfatti a termine della gara c’è anche il responsabile dell’area tecinca Dario Scozzari: “Senza gruppo non si vince, ha vinto il gruppo con più motivazione. Noi siamo stati bravi a tirare fuori il meglio da tutti i giocatori”. Esulta di gioia anche Daniele Marino, il difensore protagonista di un’ottima stagione che ha dato il via alla rimonta biancazzurra: “Al termine della partita abbiamo atteso il risultato finale del Catania, poi siamo scoppiati in una gioia incontenibile. Dedico questa salvezza a Dio che ci ha dato una grande mano e alla mia famiglia”.
