Al di là dei sogni | La storia di Rori Palazzo - Live Sicilia

Al di là dei sogni | La storia di Rori Palazzo

I giovani siciliani che si danno da fare: Rori Palazzo, fotografa palermitana, vince la V edizione del concorso internazionale "Centro/Periferia".

LA MEGLIO GIOVENTù
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PALERMO – “Cu niesce arriniesce”, ripete sempre mia nonna, non mancando mai di accompagnare l’adagio siciliano, pronunciato come una nenia, con un’espressione di amarezza sul viso. Alzi la mano chi non ha esclamato questa frase, ascoltando le storie di successo dei nostri “ cervelli in fuga”. Quasi rassegnati all’idea di dover lasciare Palermo per potersi affermare. Rinunciando addirittura a sognare che la nostra città possa essere luogo di creatività, competenza e professionalità.

Chi scrive, fotografa, recita, etc, è considerato un sognatore. Ma qualche volta i sogni diventano realtà. E’ il caso di Rori Palazzo, fotografa palermitana, vincitrice della quinta edizione di “Centro/Periferia”, concorso internazionale ideato e promosso da Federculture per scoprire giovani artisti di età non superiore ai 35 anni. Tra i menbri della giuria anche Oliviero Toscani.

Non è un caso se il progetto per cui Rori, classe 1977, ha ricevuto questo importante riconoscimento si chiama Dream, sogno. La fotografa palermitana ha chiesto ad alcuni suoi amici che le fosse raccontato un sogno ricorrente o significativo. Da qui ha avuto inizio un processo di empatia in cui la sua arte di raccontare storie attraverso immagini si è intrecciata con il ricordo del sogno della persona ritratta. Quando poi l’immagine si è fatta nitida nella sua mente, Rori ha cominciato a lavorare per la creazione di un vero e proprio set fotografico, dentro il quale il soggetto si è trovato a rivivere le sensazioni del sogno”. In “La mia Casa”, la foto premiata, tutto galleggia sullo specchio d’acqua dello stagnone di Mozia: una scala, una casa di bambole, le montagne del paesaggio, mentre l’orizzonte scorre infinito annullando tempo e speranza.

Oltre a sognare, Rori nella vita di tutti i giorni, va in giro con la sua macchina fotografica, cogliendo angoli della città, raccontando Palermo da punti di vista differenti, tesse le trame di un racconto attraverso i suoi occhi. Ogni giorno pubblica una fotografia, sul suo blog PalermoDailyPhoto e lì denuncia brutture e celebra bellezze, alternandosi tra un Palermo ti amo e Palermo ti odio… ma non troppo.

“Ho scelto una strada difficile. E’ stata una scommessa, ma ho avuto la dimostrazione che se una passione è forte si può fare tanto e le strade chiuse alla fine si aprono.” E se le chiediamo se continuerà a scommettere su Palermo e lei ne è sicura: “Certo, i momenti di sconforto ci sono e ci saranno, e quando Palermo da il peggio di sé, vorrei solo scappare. Io, però, continuo a sperare che questa città abbia ancora qualcosa da dare a tutte le persone che la amano, che hanno deciso di non abbandonarla e che ogni giorno lavorano per produrre bellezza”.


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