PALERMO – Non tutti i licei palermitani sono occupati. Dopo Einstein, Umberto e Cannizzaro Livesicilia si è recata al classico Garibaldi all’interno dello ‘speciale occupazione’ che la nostra testata conduce negli istituti superiori del capoluogo. Lo storico liceo di via Maggiore Toselli rappresenta infatti la cosidetta ‘mosca bianca’ nel complesso e variegato fronte dei licei che, ormai da oltre una settimana, hanno invece optato per la completa chiusura. “Questo non è il nostro caso – afferma la dirigente scolastica del Garibaldi Rosalia Gerbino – nel nostro liceo infatti per questa settimana saremo in cogestione”.
Per giungere ad una soluzione di questo tipo però insegnanti e genitori hanno dovuto ‘lottare’. “La corsa settimana – prosegue la preside Gerbino – il corpo insegnanti si è letteralmente barricato nell’edificio per impedire agli studenti d’entrare ed occupare. Il nostro intento, infatti, è quello di non lasciare la scuola all’incuria e all’abbandono assicurando, allo stesso tempo, la regolarità delle lezioni e l’apprendimento da parte dei ragazzi”. Ma in che consiste la cogestione? È presto detto. La proposta adottata al Garibaldi, già sperimentata nel precedente anno scolastico, concede a studenti e corpo docenti l’utilizzo degli ambienti didattici al fine di promuovere l’informazione e di stimolare l’approfondimento di temi di stringente attualità, quest’ultimi non inclusi nei programmi ministeriali.
Nel dettaglio, come si legge nella stessa nota firmata dai rappresentanti di Istituto e dal Collegio dei docenti, “si tratta di una settimana in cui si procederà al regolare svolgimento delle lezioni dalle 8 alle 11 mentre dalle 11:15 le classi di ciascun corso si riuniranno in assemblee di corso nei rispettivi corridoi e affronteranno un argomenti già scelti”. Qui sta la novità. Gli studenti sono liberi di scegliere gli argomenti da trattare, dalla politica di austerity passando per il diritto allo studio fino a fatti dei giorni nostri con il Muos e la politica estera degli Stati Uniti. “Ma non finisce qui – tiene a precisare la rappresentante dei docenti e vicepreside Giovanna Federico – per gli studenti è prevista anche la realizzazione di laboratori pomeridiani, da svolgere per due ore nella sede succursale, in cui si potranno approfondire corsi di fotografia, scrittura creativa, arti grafiche e teatrali senza dimenticare cineforum e laboratori musicali”.
L’esperimento del Garibaldi, che ha trovato massimo appoggio in dirigenza, docenti, genitori e ragazzi rappresenta dunque una vera e propria cattedrale nel deserto che, a breve, anche altri istituti proveranno ad imitare. “Siamo soddisfatti dalla decisione presa dalla dirigenza scolastica e la seguente risposta degli studenti. – ha detto Tiziano Policarpo, uno dei rappresentanti d’istituto – La settimana scorsa ci siamo riuniti per pianificare le attività della cogestione evitando dunque un’occupazione che sarebbe servita a poco. Buona parte degli studenti, in un primo momento, si era detta contraria alla cogestione privilegiando l’autogestione o, come ultima ipotesi, appunto l’occupazione. Il buon senso generale – conclude il rappresentante degli studenti – ha evitato però che una spaccatura si trasformasse in qualcosa di negativo”.