Al Palermo la "Forst cup" |Sannino: "Bene, ma c'è da fare" - Live Sicilia

Al Palermo la “Forst cup” |Sannino: “Bene, ma c’è da fare”

Il Palermo vince il triangolare con l'Alto Adige-Sud Tirol, squadra di Lega Pro, e il Maia Alta, compagine dell'Eccellenza. I rosanero vincono entrambe le partite e spolverano un grande attacco con Miccoli, Dybala e Brienza. Il tecnico rosanero (nella foto) soddisfatto della prestazione: "S'è visto l'embrione di ciò che dobbiamo fare".

Il triangolare di Merano
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Va al Palermo la prima edizione della “Forst Cup” triangolare in programma a Merano contro Alto Adige-Sud Tirol (Lega Pro, prima divisione) e Maia Alta (Eccellenza). Rosanero che vincono entrambe le partite (2-1 al Maia Alta, 2-0 al S.Tirol) accusano un po’ di stanchezza, ma nel complesso, soprattutto nella gara contro il Sud Tirol, dimostrano di avere già capito parte dei dettami tattici di Beppe Sannino. Arriva anche il primo gol subito, lo segna un giocatore del Maia Alta, Bernard; il centrocampista spara un destro all’angolino che fa secco Benussi. Finisce 2-1 contro la squadra di Eccellenza, segna prima Vazquez, poi pareggio degli avversari e infine Migliaccio di testa.

I circa mille spettatori del “Combi” di Merano non si sono certamente annoiati, tra questi, c’era anche il presidente Maurizio Zamparini che dall’alto delle tribune ha guardato i primi movimenti della sua squadra. Al contrario delle due prime amichevoli, questa volta si è vista anche la difesa. Nella seconda gara, la coppia centrale Munoz-Mantovani è uscita un paio di volte per intervenire, Pisano si è mosso più in fase offensiva e Ujkani si è finalmente sporcato i guanti, deviando un paio di conclusioni degli avversari. A tratti il Palermo è anche piaciuto, ma questa squadra non può fare a meno di Donati, vero motore della manovra palermitana. Tutte le azioni partono dai suoi piedi, un po’ lo stesso copione dello scorso campionato. Sannino però chiede altro, vuole dagli altri elementi di centrocampo maggiore collaborazione, aiuto, geometrie. Il tecnico rosa ha infatti chiesto più volte nel primo match a Migliaccio di provare a impostare il gioco, soluzione che però non è andata per il verso giusto.

La sensazione è che con l’arrivo di Rios, con Bertolo in grande spolvero, con Barreto che sembra essere già titolare, per Migliaccio potrebbe esserci poco spazio in mezzo al campo. Giulio quindi potrebbe tornare a giocare da difensore, ruolo che nella scorsa stagione ha ricoperto con dignità. Dopo altri 180 minuti di gara, piace sempre più la coppia Miccoli-Dybala, con Brienza esterno. I tre sanno giocare il pallone, si sono già visti scambi interessanti, e proprio Brienza e Dybala hanno firmato la vittoria contro l’Alto Adige nella seconda gara. Il furetto di Cantù – fedelissimo di Sannino – sa già quel che vuole l’allenatore rosanero; Brienza parte dall’esterno, aiuta in mezzo, converge e riesce anche a segnare, insomma un jolly che con ogni probabilità farà parte dei titolari.

Bravo anche Dybala, ha la stazza di un ragazzino degli Allievi, ma la velocità e la classe sono da professionista. Si fa trovare pronto per mettere a segno la rete del 2-0 servito da Bertolo. Soddisfacenti anche Vazquez, autore del primo gol contro il Maia Alta, e Zahavi, meglio da esterno che da seconda punta. Una delle cartoline più belle di questo triangolare di fine luglio, è sicuramente il colpo di tacco al volo di Miccoli che per poco non batte il portiere del Tirol; un colpo di classe immensa che ha strappato gli applausi di Maurizio Zamparini. Ovviamente non ci sono solo note positive; tra i bocciati c’è Garcia, giocatore che si sbilancia poco e appare ancora in ritardo di condizione, sbaglia un disimpegno che per poco non regala un gol al Sud Tirol. Timido e poco cattivo Munoz (ecco perché Migliaccio potrebbe scendere in difesa). Alla fine rosanero che trionfano con sei punti in classifica, in attesa di test ancora più impegnativi.

Al termine del match ha parlato il tecnico Giuseppe Sannino: “M’è piaciuto l’impegno, la voglia di provare quello che si fa – spiega l’allenatore rosanero – dobbiamo lavorare ancora ma s’è visto quello che è in embrione di ciò che dobbiamo fare. Questi test sono poco indicativi, stiamo mettendo fieno in cascina per ciò che riguarda le qualità fisiche, questo ho chiesto ai ragazzi che sono scesi in campo perché stiamo lavorando tanto. Comunque hanno giocato tutti bene, ma c’è tanto da lavorare”.


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