Anche il terrorismo di matrice islamica si “apre” al mondo dei social. Su Twitter è sbarcata Al Qaeda, la “madre” di tutti i gruppi fondamentalisti islamici partorita dalla mente criminale di Bin Laden.
L’account (@shomokhalislam), che aveva raccolto oltre 2250 follower, è stato però sospeso in tempo record. Giusto il tempo di pubblicare 29 tweet, in lingua araba, alcuni dei quali contenenti minacce di morte.
Ancora attivo è invece @alemarahweb, ovvero l’account Twitter dei Talebani in Afghanistan. La lingua prescelta, in questo caso, è l’inglese. Sospesi @HSMPress e @HSMPress1. Da qui, Al Shabaab ha twittato dal vivo l’assalto al centro commerciale Westgate di Nairobi.
Provvisti di account sono anche Hamas (@AlqassamBrigade), Al Nusra (@JbhatALnusraa), Hezbollah (@almanarnews). Al di là della pericolosità legata al rischio propaganda, quelli ancora in vita – costantemente monitorati dai servizi segreti – rappresentano un’importante fonte di informazione per analisti e governi occidentali.