PALERMO – “E’ difficile dire che non si trovano 286 milioni di euro dell’Avviso 20. Di certo non sono scomparsi”. L’ex dirigente generale del dipartimento Istruzione e Formazione professionale Ludovico Albert torna a parlare del presunto buco dell’Avviso 20. L’occasione è l’audizione in commissione Bilancio, convocata questa mattina a Palazzo dei Normanni. “Quei soldi sono nel Piano azione e coesione – prosegue Albert –, per esattezza nell’allegato 9 che include un Piano giovani per un totale di 452 milioni di euro. C’è anche una specifica voce per la formazione professionale, che ammonta proprio ai 286 milioni di euro che servono a finanziare il secondo anno dell’Avviso 20”.
L’ex dirigente che ha affiancato prima Mario Centorrino e poi Accursio Gallo in assessorato lancia quindi una frecciata al governatore Crocetta. “Gli ho mandato diversi promemoria, ma non ho ricevuto nessuna risposta”. Intanto nei corridoi di Palazzo dei Normanni un curioso siparietto con protagonisti proprio Ludovico Albert e Rosario Crocetta. Il governatore incrocia l’ex dirigente prima dell’audizione in commissione Affari istituzionali, ma non lo riconosce. Un saluto di circostanza da parte del presidente al dirigente, poi però tira dritto.
Albert spiega quindi come è stato possibile spostare quella cifra “con un’operazione finanziaria” dal Fondo sociale europeo ai Piano giovani del ministero della Coesione territoriale. “Se non avessimo spostato quei soldi li avremmo persi – afferma – perché nei due anni successivi allo stanziamento è necessario spendere i soldi ricevuti. Quando sono arrivato eravamo la penultima regione d’Europa per la spesa dei fondi europei: nel 2010 la Regione aveva speso solo il 3,5 per cento di quanto aveva a disposizione”. L’ex dirigente risponde a coloro i quali hanno parlato di un’operazione non fatta alla luce del sole: “Non ho certo fatto tutto io da solo. Ci sono le prime delibere di giunta dello scorso giugno, poi abbiamo aperto un tavolo di confronto con il ministero della Coesione territoriale, con quello del Tesoro e con quello del Lavoro. Il via libera definitivo poi lo ha dato l’Unione europea lo scorso novembre, quando non ero più in assessorato”. Secondo Albert è dunque possibile utilizzare queste risorse anche per l’Avviso 20. “Niente lo impedisce, anzi è previsto dallo stesso bando. Se poi la Regione vorrà orientarli altrove è libera di farlo, ma non si dica che quei soldi non ci sono. Non è vero”.
Albert, riferisce l’Ansa, ha affermato in commissione di essere “stupito” dal fatto che il governo Crocetta “ad aprile non abbia ancora avviato le procedure per sbloccare questi fondi”, operazione che poteva essere fatta già a fine dello scorso dicembre. Dall’audizione è emerso, inoltre, che questi fondi non sono vincolati. Dopo aver ascoltato Albert, il vice presidente della commissione, Vincenzo Vinciullo (Pdl), ha chiesto l’audizione del governo, criticandolo per non avere “mai voluto incontrare l’ex dirigente per il passaggio di consegne”. “Io la mia relazione conclusiva l’ho fatta – ha chiarito Albert – ma dal governo non ho avuto mai alcun riscontro”.
Per Marco Falcone (Pdl) dunque “i fondi della seconda annualità sono nel Piano giovani del ministero ma non sono stati richiesti da parte dell’assessorato alla Formazione professionale”. Il deputato di Cantiere popolare Roberto Clemente invece attacca: “C’è qualcosa che non funziona ma forse l’assessore Scilabra non se n’è accorto. Serve una ristrutturazione del settore, ma non si può fare né a ridosso del bilancio né nel mese di giugno in cui i corsi devono partire”.
