CATANIA – Simone Cristicchi non è soltanto un cantante. Disegnatore, volontario in un centro d’igiene mentale, interprete, attore e scrittore, un artista a 360 gradi. Vestito scuro, camicia rossa questa la veste con la quale si è presentato questo pomeriggio nella città dell’elefante per la presentazione del suo disco Album di Famiglia accompagnato da una cara amica, la sua chitarra. Simpatia, memoria, ricordi, tenerezza queste e tante altre le emozioni trasmesse nota dopo nota. “Sono molto umile e racconto storie comuni – dichiara a LiveSiciliaCatania – forse proprio le più comuni. Quelle che da i più quasi non vengono prese in considerazione”.
La svolta arriva nel 2005, poi nel marzo 2007 la vittoria del 57º Festival di Sanremo, nella categoria Campioni, con la canzone Ti regalerò una rosa, il cui testo è ispirato alla sua esperienza di volontario nel centro di igiene mentale di Roma. “I veri “pazzi” si nascondono sotto una giacca e una cravatta – commenta”, la melodia, ma soprattutto il testo del brano mise d’accordo pubblico e addetti ai lavori, ricevendo, oltre al trofeo principale, il Premio della Critica Mia Martini ed il Premio della Sala Stampa Radio-TV.
Reduce dall’ultimo Festival di Sanremo con i brani La prima volta (che sono morto) e Mi manchi, oggi ha confessato “sia io, che mio figlio Tommaso, 5anni, avremmo preferito che avesse visto l’ultima fase del festival La prima Volta, ma a quanto pare Mi Manchi è una canzone destinata a rimanere nel mio repertorio”. E proprio con le note di Mi Manchi il cantante romano ha salutato i presenti.