PALERMO – Il Comune corre ai ripari e, dopo i recenti casi di presunta corruzione sfociati in inchieste, decide di rivedere il suo Piano triennale anti-corruzione. Si tratta di un documento di cui, per legge, devono dotarsi tutte le amministrazioni e che Palermo ha adottato a marzo 2014. Ma, visti i poco incoraggianti risultati, Palazzo delle Aquile ha deciso di sottoporlo a una revisione, aprendo ai suggerimenti di sindacati e associazioni dei consumatori: una prassi seguita anche in altre realtà, ma prima di approvare il piano e non a posteriori. I suggerimenti potranno arrivare entro il 10 febbraio.
Ma la vera novità consiste, a dire il vero, nel sistema di denuncia anonima (chiamato Whistleblowing) adottato dal Comune: si tratta in poche parole di un software che permette ai dipendenti, in condizioni di totale anonimato, di segnalare eventuali casi di corruzione di cui fossero a conoscenza all’interno della struttura amministrativa. Il sistema messo a punto da Sispi consente di criptare tutti i dati della segnalazione, in modo che solo il Responsabile anticorruzione o la Magistratura possano decriptare le informazioni.
la voglio proprio vedere la garanzia dell anonimato specie se responsabile dell anticorruzione sia un soggetto interno.
Sarebbe meglio che il Sig Cantone proponga una modifica alla legge, considerato che certe figure nei comuni verranno soppresse, che si creino invece centri di ascolto , tipo numero verde e siti informatici, di ricezione denunce direttamente in Prefettura o meglio in Procura individuando come responsabile una carica esterna di massima correttezza e garanzia indipendenza quindi avulsa da pressioni di checché sia rendendo cosi esterna la struttura anticorruttiva.
Si elimini la redazione di documenti, che hanno un costo personale per soggetti distolti da servizi che invece avrebbero bisogno di maggiore attenzione, documenti che mi sembrano più atti dovuti che altro!!!!!!!Già la legge impone l adozione delle misure preventive e dei rimedi, anche se il legislatore ha voluto intasare gli enti con incombenze replicate, in Italia siamo bravi per doppiare triplicare e così via organismi all interno degli enti il cui valore è discutibile.
DOMANDA SORGE SPONTANEA….ANONIMO STA’ NEL FATTO CHE NON SAPPIA MAI NESSUNO CHI E’ LA FONTE DELLA DENUNCIA…NEANCHE LA MAGISTRATURA MA CHE CI SIA LO SPUNTO PER UN’ INDAGGINE..
A MIO MODESTO PARERE NESSUNO SI FARA’ AVANTI.