All'Ars un segretario costa 150 mila euro | Ecco le spese del Consiglio di presidenza - Live Sicilia

All’Ars un segretario costa 150 mila euro | Ecco le spese del Consiglio di presidenza

Oltre all'indennità aggiuntiva di circa duemila euro, il deputato riceve circa seimila euro al mese per pagare gli addetti della sua segreteria. E può anche "convocare" dall'esterno un comandato. Tutti i budget a disposizione dei componenti dell'Ufficio di presidenza.

PALERMO – Un segretario? Costa 150 mila euro. Ovviamente, non stiamo parlando di un “segretario qualsiasi”, ma di un onorevole segretario. Un deputato segretario. Tanto costa alle casse dell’Assemblea regionale siciliana, infatti, un parlamentare “graduato” e inserito nel consiglio di Presidenza.

Il riferimento ai deputati segretari, ovviamente, non è casuale. Visto che, come raccontiamo in un altro articolo, in Consiglio di presidenza dell’Ars si sta discutendo proprio del possibile allargamento del numero dei segretari. Già tantissimi. Ben sei, dopo le deroghe concesse dal presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone ai cosiddetti “mini gruppi” (i gruppi parlamentari con un numero di deputati inferiore a cinque).

Ma perché un deputato segretario arriva a costare all’Ars 150 mila euro l’anno? In realtà, un parlamentare che riceve la carica di segretario, aggiunge al proprio stipendio una indennità di 2.089,18 euro mensili. Che, quindi, diventano circa 24 mila euro l’anno. Ma come detto, c’è di più. Perché il “potere” del segretario (e, come vedremo, anche degli altri componenti del mastodontico consiglio di presidenza del parlamento siciliano) sta anche altrove.

Sta anche nel budget concesso a ciascuno di questi “super-deputati”. Cifre utilizzabili per l’organizzazione della propria segreteria. Per l’arruolamento dei componenti, in particolare, che non possono essre più di cinque. Senza l’obbligo di renderne pubblici i nominativi, nonostante i recenti inviti del presidente Ardizzone rivolti ai vari componenti della segreteria.

Un segretario, in particolare, può disporre di circa 6 mila euro mensili. Oltre alla possibilità di chiamare a lavorare per sé (spostando l’onere dello stipendio sul bilancio dell’Ars) un “comandato”. Dipendente il cui stipendio, in media, si aggira tra i tre e cinquemila euro. Insomma, tra l’indennità, il “plafond mensile per la segretaria” e lo stipendio del comandato, il “peso” sul bilancio dell’Ars di ogni segretario oscilla tra gli 11 e i 13 mila euro. Insomma, ecco i 150 mila euro annui per segretario. Una spesa che grava sul capitolo di bilancio inerente le spese per le segreterie del Consiglio di presidenza. Un capitolo, che, come detto, potrebbe appesantirsi ulteriormente con l’arrivo di due nuovi segretari (e un aggravio di spesa annuo, quindi, di 300 mila euro circa).

Insomma, piove sul bagnato. Su un Consiglio, cioè, già molto “prestigioso”. Perché i budget a disposizione dei segretari non sono certamente i più cospicui. Il presidente dell’Ars, ad esempio, che aggiunge già al suo “stipendio” una indennità ulteriore di 4.866,34 euro, ha a disposizione, per la propria segreteria, un plafond mensile di circa 46 mila euro, con i quali retribuire un numero massimo di 13 componenti della segreteria, oltre a poter “convocare” sei comandati. Per il vicepresidente (indennità aggiuntiva di 3.244,22 euro) e per i deputati questori (bonus da 2.924,86 euro), invece, ecco circa 12 mila euro al mese per pagare un massimo di otto componenti della segreteria e la possibilità di chiamare un comandato. C’è un budget anche per il cosiddetto “past president”. L’ex presidente dell’Ars, in questo caso Francesco Cascio, dispone di un ulteriore budget di 4.500 euro circa per retribuire uno staff di tre persone.

Privilegi che, ovviamente, in seguito alla progressiva espansione del Consiglio di presidenza, hanno finito per far lievitare la spesa riguardante le segreterie. Uno dei pochi capitoli del bilancio interno dell’Ars a non aver subito tagli. Anzi, l’unico a crescere e non di poco. Il costo per gli addetti alle segreterie dei componenti dell’Ufficio di presidenza, infatti, tra il 2012 e il 2013 è cresciuto di ben 603 mila euro: passando da 2,4 a oltre 3 milioni di euro annui. Ma all’Ars pare non bastare. E si prepara ad aggiungere altri 300 mila euro. Il costo di due nuovi segretari.


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