Almaviva, 400 esuberi |I lavoratori : "Uniti si vince" - Live Sicilia

Almaviva, 400 esuberi |I lavoratori : “Uniti si vince”

Sale la tensione tra i dipendenti del call center Almaviva, centinaia di posti di lavoro a rischio, soprattutto nello stabilimento di Misterbianco, dove monta la protesta. Spiragli dal tavolo romano tra Vodafone e sindacati, ma restano gli esuberi: almeno 400.

la vertenza
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CATANIA – Si è concluso a Roma, nella sede di Almaviva, il vertice tra l’azienda colosso nei servizi di call center per conto di importanti compagnie telefoniche, le sigle sindacali e la Vodafone. Un confronto durato tre ore, mentre davanti ai cancelli della sede di Misterbianco i lavoratori riuniti in sit in hanno continuato a difendere i propri posti di lavoro messi a rischio dalla scelta di centralizzare le attività nella sede napoletana a discapito di quella etnea. Resta alta comunque la tensione.

“La compagnia telefonica – spiega Davide Foti, segretario provinciale della Slc CGIL – si è dimostrata disponibile al confronto e si è dichiarata sensibile agli appelli dei call center Almaviva. Gli esuberi sono ufficialmente 400, ma da suddividere tra la Sicilia e la Campania.

Questa novità – continua il segretario provinciale – ci offre la possibilità di aprire nuovo spazi di trattativa e di tentare la carta degli ammortizzatori sociali da contrapporre ai licenziamenti. Nei prossimi giorni ci incontreremo con Almaviva per definire i termini della nostra controproposta”.

A supportare i dipendenti riuniti nella sede di Misterbianco, in attesa di responso, vi erano i deputati Luisa Albanella e Concetta Raia, Spazio Libero Cervantes che attraverso uno striscione ha espresso solidarietà ai lavoratori attaccando le scelte dell’azienda.

“Serve subito una legge nazionale sulla delocalizzazione per salvaguardare l’occupazione dei lavoratori dei call center, ma anche la tutela alla privacy degli utenti – dice Luisa Albanella, deputato nazionale del Pd – quello che sta capitando è una follia: si affida la gestione dei dati sensibili di milioni di utenti ad operatori stranieri di paesi le cui legislazioni non prevedono norme sulla privacy”.

“Abbiamo chiesto al governo regionale di intervenire urgentemente sulla vicenda perché è impensabile che venga fatta chiudere un’azienda senza offrire alcun tipo di prospettiva ai lavoratori – spiega il deputato regionale Concetta Raia – mi auguro che ci sia un intervento serio da parte del presidente Crocetta perché si lasci operativa la sede di Misterbianco e si impedisca che l’attività venga trasferita nello stabilimento napoletano di Bagnoli”.

Nuccio Strano, segretario generale della Uilcom Uil di Catania, commentando l’esito dell’incontro romano ha ribadito fortemente “la necessità di aprire un tavolo con la presenza di Vodafone, Almaviva e delle organizzazioni nazionali e territoriali”. “Abbiamo ribadito – continua Strano – con forza che non siamo disponibili ad accettare nessuno dei 597 licenziamenti , perché riteniamo strumentale l’atteggiamento di Vodafone nel volere a tutti i costi chiudere un centro di eccellenza come Catania. Come sindacato ci batteremo contro ogni risoluzione che non preveda la stabilità dell’attuale organico e  lotteranno al fianco dei lavoratori attivando tutti i percorsi di legge a tutela degli stessi” .

Pugni fermi pure da parte della Fistel Cisl Catania. “Abbiamo chiesto ed ottenuto dall’azienda Almaviva Contact – spiega Giovanni Cristofaro, segretario provinciale – la sospensione delle procedure di licenziamento in attesa dell’incontro con la committente Vodafone; è inammissibile che quest’ultima decida dove licenziare e dove far assumere.  Rigettiamo qualunque risoluzione che possa determinare anche un solo licenziamento a Catania, peraltro nel tempo sempre sede di eccellenza e qualità; ci impegniamo da subito ad attivare tutti percorsi istituzionali locali, regionali e nazionali, al fine di garantire il posti di lavoro conquistati nel tempo”.

 

 

 


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