PALERMO – Nubi nere sul futuro del call center di Almaviva contact a Palermo: due dei maggiori committenti, Wind-Tre e Tim, hanno annunciato il taglio del 70% dei volumi di traffico e l’applicazione degli ammortizzatori sociali fra il 35 e il 60% su tutte le commesse lavorate a Palermo, come Sky, Alitalia, Trenitalia. Lo scorso martedì Almaviva ha incontrato i sindacati nella sede di Sicindustria per comunicare “che le due multinazionali, che coprono almeno il 50% dell’interno fatturato sviluppato su Palermo – afferma il segretario generale della Slc Cgil palermitana, Maurizio Rosso – ridurranno drasticamente, già dalle prossime settimane, i volumi di traffico, e quindi il lavoro di circa il 70%”. In poche parole, ciò comporterà un esubero di circa 1.300 operatori, “con il timore concreto della chiusura della sede di via Cordova”, dice il segretario Rosso. Wind Tre ha un contratto con Almaviva fino al 2021 e occupa 771 operatori, mentre la commessa Tim scadrà nel 2020 e impiega 623 operatori. Da anni, il settore dei contact center attraversa una crisi significativa, che negli ultimi mesi ha assunto caratteristiche di irreversibilità.
“Slc da anni denuncia le inadempienze da parte di governi e aziende che non hanno dato nessun impulso alla regolamentazione per il funzionamento e lo sviluppo di questo settore – continua il segretario – Palermo è diventato di fatto un distretto dei call center, e ciò dimostra che questo segmento del lavoro è fondamentale per l’economia del territorio. Chiediamo che sia immediatamente affrontato il tema con un incontro al ministero dello Sviluppo economico per la risoluzione di questi elementi distorti che stanno uccidendo l’intero settore – conclude Rosso – perché Palermo non si può permettere di perdere altri posti di lavoro”.
(ANSA)