"Amat, le app non decollano| Azienda in grave ritardo" - Live Sicilia

“Amat, le app non decollano| Azienda in grave ritardo”

Nino La Barbera

"Le nuove tariffe degli abbonamenti non sono state nemmeno aggiornate nei monitori installati sui bus più moderni. Inoltre, si registra un’assoluta mancanza di strategia per incrementare la bigliettazione elettronica".

la barbera (cobas)
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PALERMO – “L’intenzione di non adeguare in questa fase i contratti di servizio delle ex municipalizzate, manifestata dall’amministrazione comunale in occasione della presentazione del bilancio di previsione, deve spingere il management dell’Amat ad andare a caccia di nuove risorse economiche”. Lo dice Antonino La Barbera, segretario regionale Cobas settore trasporti, secondo cui “i vertici dell’azienda di via Roccazzo invece fanno poco o niente sul fronte delle politiche commerciali”.

I Cobas denunciano un ritardo delle attività di promozione nelle scuole, negli uffici pubblici e nelle società private, delle varie forme di abbonamento al servizio di trasporto pubblico. Le nuove tariffe degli abbonamenti non sono state nemmeno aggiornate nei monitori installati sui bus più moderni. Inoltre, si registra un’assoluta mancanza di strategia per incrementare la bigliettazione elettronica.

“La vendita dei ticket tramite app – sottolinea La Barbera – non decolla: il servizio andrebbe sponsorizzato all’interno dei bus con appositi cartelli e all’esterno attraverso attività ad hoc. Niente di tutto questo avviene, tant’è che sono pochissimi i cittadini e i turisti che acquistano i ticket elettronici”.

Per La Barbera “il management di Amat pensa ad iniziative di facciata: sul bike sharing e sul car sharing, ad esempio, invitiamo l’azienda a diffondere i dati sui profitti conseguiti e quelli sulle somme destinate all’acquisto dei mezzi”.

“Bisogna impegnarsi realmente – conclude il segretario regionale Cobas settore trasporti – per aumentare le entrate economiche. Serve un cambio di passo, affinché la società inizi a produrre utili. Anche perché il socio unico Comune non ha intenzione di adeguare il contratto di servizio e la Regione quest’anno ridurrà il suo contributo del 6% e a fine anno prossimo di un ulteriore 4%. Stiamo parlando di svariati milioni di euro che mancheranno nelle casse dell’Amat”.

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