Le strane alleanze - Live Sicilia

Le strane alleanze

Foto d'archivio

La maggioranza di Crocetta non si presenta compatta nei comuni chiamati al voto. Tranne che a Enna, dove Mirello mette tutti d'accordo, pure gli alfaniani. Ecco gli schieramenti in campo.

Le amministrative
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PALERMO – C’è chi ha scelto di ripresentare la squadra che sostiene il governo regionale, chi invece ha puntato sulla formazione che governa con Matteo Renzi a Roma. Nella partita delle amministrative nei 53 comuni siciliani al voto, gli schieramenti sono molto più che variabili. A cominciare dal pasticciaccio di Agrigento, con quelle primarie fortemente volute e poi annullate quando le larghissime alleanze sono diventate un caso nazionale. Alla fine, il candidato del partito democratico nel capoluogo agrigentino è Lillo Firetto, scelto dalla segreteria del partito e sostenuto appunto da “una coalizione civica – precisa il segretario del Pd siciliano, Fausto Raciti – che ha come perimetro lo stesso entro cui è sostenuto il governo nazionale”.

Insomma, oltre ai partiti del centrosinistra, sia Udc che Ncd correranno al fianco di Firetto. Alla squadra mancano invece i Drs di Cardinale, che correranno invece con Forza Italia, dunque contro il Pd. A sostenere Alberto Di Girolamo nella corsa alla massima carica cittadina di Marsala c’è il Pd insieme a due liste, di cui una formata dall’area ex Articolo 4 insieme al Psi. Proprio dall’area socialista, il portavoce Nino Oddo si dice fiducioso di uscire dalla competizione elettorale “come il secondo partito di centrosinistra in Sicilia, tenendo conto del fatto che gli altri partiti nazionali, come Sel, svolgono ormai un ruolo di rappresentanza, più che una presenza concreta nel territorio”. Sempre a Marsala, invece, Sicilia Democratica correrà con Forza Italia e Udc al fianco di Massimo Grillo.

Ancora, a Gela al fianco di Angelo Fasulo ci saranno Pd, Megafono, Udc, Psi, mentre gli ex Articolo 4 – mai confluiti nel Pd nel centro nisseno – sosterranno un altro candidato sindaco. Infine Enna, dove Mirello Crisafulli conterà su tutte le forze politiche che sostengono il governo Crocetta, compresa l’area popolare dell’Udc. Il Pd lì, com’è noto, non correrà col suo simbolo, ma con la lista “Enna democratica”, che riprende le linee della più nota immagine elettorale dei democratici. “Ma è solo una nota tecnica, più che un dato politico – minimizza Raciti -, non a caso ho già consegnato la delega. Al netto di tutte le voci, è chiaro insomma che è il Pd stesso che utilizzerà lì un altro simbolo”.

Insomma, le panchine sembrano ormai definite. Oggi scadranno i termini per la presentazione delle liste (e Livesicilia pubblicherà quelle dei comuni più grandi chiamati al voto), che daranno il fischio d’inizio alle amministrative siciliane, in una partita che è ancora tutta da giocare.

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