Sarebbe opportuno visto che ci trasciniamo cumuli di spazzatura cadenzati nel tempo, che il sig. Sindaco desse mandato per una grande disinfettazione della città compreso lavaggio cassonetti.
Anche Palermo “plastic free”| Vietati bicchieri, piatti e posate
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Tratto di strada senza luce e angusto.
Diciamo che sembra una casa di riposo per anziani.......ma la Sicilia potrà mai crescere?
In parole povere,il peggio di Palermo.
Ma promessa mantenuta cosa vuol dire,che da domani torneranno per strada?....Dovete vietare per sempre l'uso degli animali,in questo caso dei cavalli!!!!!
Ogni tanto una cosa sensata da questa amministrazione.
E perché non fare di più come altri comuni e vietare l’utilizzo è la vendita in tutta la città??
Nei miei viaggi in Europa ho solo visto la Sicilia utilizzare così a dismisura bicchieri e piatti di plastica… Ergo non sono così indispensabili ma è semplicemente una insana abitudine.
Basta con questi inutili prodotti che avvelenano l’ambiente..
palermo plastic freeeeeee, ahhahahahhahahhahahhahah
E il sindaco,oltre a firmare e a vietare,cosa fa in sostituzione? come aiuta i commercianti?
appena con le bottiglie e bicchieri di vetro faranno guerriglia urbana
rideremo tutti, appena vi prenderete di nuovo le malattie trasmesse con i bicchieri di vetro nei bar, rideremo….
Sull’ultima trovata del Sindaco volevo riportare alcuni dati che sono stati pubblicati su “Il SOLE 24 ORE” e che possono aiutarci a riflettere.
Ovviamente per chi vuole riflettere e intende sganciarsi dal solito trenino dei soliti luoghi comuni.
Tra i massimi produttori mondiali di questi prodotti, i cosiddetti monouso, c’e’ l’Italia, che esportano in Europa e bla Mondo.
Per la precisione ci sono 25 aziende, con un importante presenza anche in Sicilia, che danno lavoro ad almeno 3000 mila persone e con un volume d’affari di oltre 3 Miliardi di euro l’anno.
Da ambientalista di destra, la scuola di pensiero a cui io appartengo, cioe quel pebsiero che cerca di far coesistere politiche ambientali con quelle industriali, dico che l’abberante affermazione di principi, tesi e politiche esagerate in tema ambientale, porterà l’Italia sempre piu in basso e in povertà.
Questo atteggiamento e spirito autolesionistico, in alcuni casi involontario, da parte di forze politiche e dai rappresentanti delle istituzioni ( in tanti a libro paga dello Stato ) non è più accettabile.
Sono gli stessi che utilizzano il potere e i mezzi d’informazione per osteggiare e criminalizzare la cultura industriale del nostro paese, cercando di indottrinare le masse il più possibile.
Spero che Confindustria intervenga sull’argomento, per replicare a queste scelte ed affermazioni fortemente pericolose, e a tutela di quelle imprese che nell’incoscienza continuano a produrre e credere, nonostante tutto, nel nostro Paese.
Spero che il commento venga pubblicato, anche perché firmato e mi assumo la responsabilità.
50anni fa non esistevano stoviglie di plastica, io portavo le bottiglie di vetro vuote al supermercato che mi scalava dal conto un piccolo importo a bottiglia e poi, la sera, passavano i “cartonári” con il lapìno.
E non c’era un sacchetto per strada.
Dimenticavo: la brocca dell’acqua da bere a tavola si riempiva dal rubinetto.
Poi si é scoperto il business delle stoviglie di plastica all’americana e quello delle acque “minerali” rigorosamente in bottiglia di plastica.
Forse, scrivendo l’ordinanza, si poteva decidere di NON tenere, al solito, il piede in due staffe. Le sagre a Palermo…bah.
Eliminate la plastica e il polisterolo dalle merci vendute nei supermercati. Anzi chiudeteli e ritorniamo alle botteghe di quartiere. Abbiamo risolto il problema rifiuti.
E’ solo una presa in giro!
Non come concetto, l’eliminazione della plastica è più che giusta ma la modalità.
Orlando fà le ordinanze ma poì non fa svolgere il servizio alla Polizia Municipale per interessi politici. Così come l’ordinanza anti-prostituzione il cui risultato è il nulla.