Ancora una rapina al distributore| Il titolare: “E’ gente disperata” - Live Sicilia

Ancora una rapina al distributore| Il titolare: “E’ gente disperata”

Dopo l’ennesimo colpo subito, Alfio Zappalà, titolare della stazione di servizio dichiara: “E’ la crisi economica. Sono ragazzi che rischiano per pochi spiccioli”

santa venerina
di
1 min di lettura

SANTA VENERINA – Un nuovo colpo è stato messo a segno ieri sera ai danni del distributore di carburante Esso di Santa Venerina. Si tratta della quarta rapina subita nel giro di pochi mesi. Due malviventi, con il volto nascosto da casco integrale, sono entrati in azione poco prima delle 22. A bordo di uno scooter liberty 50 hanno raggiunto e colto di sorpresa i due dipendenti, minacciandoli con un coltello. L’assalto è durato meno di cinque minuti. Arraffato il denaro, una somma non superiore a trecento euro, i rapinatori si sono dati alla fuga lungo la via Stabilimenti in direzione di Santa Venerina. L’allarme è scattato tempestivamente ma nonostante le ricerche dei carabinieri della Compagnia di Giarre, non è stata trovata traccia dei malviventi. Per il titolare della stazione di servizio, quanto accaduto ieri sera è ormai divenuta un’amara abitudine.

Nonostante tutto, e questo stupisce più di ogni altra cosa, nelle sue parole non vi è traccia di rabbia o rancore. “L’unica cosa che possiamo fare è cercare di depositare tutti i contanti il prima possibile – spiega il titolare Alfio Zappalà – Questa crisi economica sta producendo un’escalation di rapine ma non si tratta di criminalità organizzata. Credo che sia la disperazione – prosegue l’imprenditore – a spingere molti a commettere questi crimini. Troppi giovani sono a spasso e fino a quando non ci sarà una ripresa economica temo che le rapine non si arresteranno”.

Nessuna polemica nei confronti delle forze dell’ordine che fanno il possibile. Il problema è più generale. “Sono momenti difficili per tutti – conclude Alfio Zappalà – E’ vero, qualcuno non ha voglia di lavorare ma molti di questi colpi sono commessi da ragazzi che rischiano per pochi spiccioli di finire in carcere o di farsi del male”.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI