Anello ferroviario, la Regione:| "Lavoriamo al secondo stralcio" - Live Sicilia

Anello ferroviario, la Regione:| “Lavoriamo al secondo stralcio”

La Regione convoca Rfi e Comune e annuncia: "Reperiremo 120 milioni per la chiusura dell'anello".

PALERMO – Rfi è ottimista, il Comune lo è decisamente meno e la Regione, in mezzo ai duellanti, pensa già al secondo stralcio. L’anello ferroviario di Palermo è stato protagonista del vertice pomeridiano convocato dall’assessore regionale Giovanni Pistorio: un modo con cui la Regione ha voluto fare il punto sullo stato dell’opera affidata alla Tecnis e che rappresenta una spina nel fianco della città.

Un passaggio necessario, dal momento che la Regione sta dialogando col governo nazionale per reperire le risorse destinate al secondo stralcio: 120 milioni che consentirebbero veramente di chiudere l’anello. I lavori oggi in corso, infatti, riguardano solo la prima parte del completamento con le fermate porto, Politeama e Lazio; il secondo stralcio chiuderà invece il cerchio con Malaspina che unirà così il Politeama a Notarbartolo.

Insomma, mentre Palermo è col fiato sospeso in attesa di capire se il primo stralcio vedrà mai la luce, si lavora a finanziare il secondo. “La Regione pensa che questa opera vada completata – dice Pistorio a Livesicilia – capiamo le preoccupazioni del Comune e le valutazioni sull’utilità di quest’ora e sul rapporto costi-benefici, ma a noi interessa che il progetto si definisca e che non vadano perse le risorse”.

Al tavolo erano presenti sia Rfi che il Comune, le cui versioni però sono state diametralmente opposte. Le Ferrovie si sono mostrate ottimiste, hanno parlato di un aumento della produzione da 200 mila euro al mese a un milione, del rispetto del crono programma stilato il primo settembre, con qualche lieve ritardo (2 mesi) su viale Lazio, e dell’uso, per il secondo stralcio, di nuove tecniche che consentiranno lavori assai meno invasivi e più in sotterranea. “Noi abbiamo confermato le nostre preoccupazioni – dice invece il vicesindaco Emilio Arcuri – l’assessore Pistorio è rimasto colpito dall’andamento del cantiere e ha condiviso la nostra preoccupazione. Il crono programma è dello scorso primo settembre, è ancora presto per metterlo in discussione ma di certo la situazione non è incoraggiante. Prendiamo atto dell’ottimismo di Rfi, ma la nostra preoccupazione rimane”.

“Ci sono delle evidenti difficoltà e Palermo sta soffrendo molto per questo lento avanzamento dei lavori che comporta disagi – spiega Pistorio – comprendo la preoccupazione e la posizione critica del Comune, ma questo progetto è inserito in un quadro più ampio: noi siamo interessati a che il progetto avanzi e a che vengano spese le risorse. Abbiamo interloquito col governo nazionale e chiesto 120 milioni per il secondo stralcio, Rfi ci ha assicurato che il progetto sarà diverso e molto meno invasivo. Nonostante la produzione sia aumentata, questa non è ancora ottimale e permangono delle difficoltà di rapporto con l’Autorità portuale e la Capitaneria: bisogna migliorare la collaborazione tra tutte le istituzioni coinvolte, ognuno deve fare di più”.

Altro problema riguarda chi dovrà gestire l’opera, una volta completata: “E’ un problema che risolveremo, di concerto con il ministero – rassicura Pistorio – il sistema andrà gestito da Rfi ma c’è un problema di titolarità giuridica, troveremo le soluzioni. Nel frattempo lavoriamo su come migliorare l’efficienza dei cantieri, su come far avanzare l’opera e alleviare i disagi dei cittadini. C’è un clima di collaborazione”.

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