PALERMO – Anis Amri era tra i minori che appiccarono l’incendio alla Casa Fraternità della parrocchia di Lampedusa, isola dove era arrivato con un barcone nel febbraio del 2011. A raccontarlo è Pietro Bartolo il medico di Lampedusa, ‘volto’ di Fuocoammare, il documentario di Gianfranco Rosi. Il medico ha riconosciuto subito il terrorista di Berlino nella foto dell’Ansa pubblicata sulle prime pagine di tutti i giornali a poche ore dall’attentato al mercatino di Natale. Quella foto era stata scattata proprio sull’isola il 3 aprile 2011. “Certo che l’ho riconosciuto perché l’ho visitato, come visito tutti. Sono arrivato a quota 300 mila, in 25 anni: credo di avere un record mondiale”, racconta.
“Solo ventiquattrore fa – ha aggiunto Bartolo, dagli Usa dove si trova per la promozione del film – ero davanti al cadavere di un ragazzino tunisino di 16 anni, morto a pochi metri dai nostri scogli perché non sapeva nuotare, una storia che nessuno ha raccontato. Oggi qui porto la mia testimonianza, credo sia la cosa più utile a questo punto che io possa fare”.