PALERMO- “Ribadisco con convinzione tutto ciò che ho sostenuto nel mio intervento e rivendico il mio diritto a poterlo pubblicamente affermare”. Nessuna marcia indietro da parte del pubblico ministero di Palermo, Nino Di Matteo, all’indomani della “strigliata” del presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Rodolfo Sabelli. Ieri il numero uno del sindacato delle toghe aveva criticato gli interventi dei due magistrati della Procura di Palermo alla festa del “Fatto quotidiano”.
Secondo Sabelli: “Tutti i magistrati, e soprattutto quelli che svolgono indagini delicatissime devono astenersi da comportamenti che possono offuscare la loro immagine di imparzialità, cioè da comportamenti politici”. Pronta la replica di Di Matteo, che è anche presidente dell’Anm di Palermo. Una carica che continuerà a mantenere nonostante le polemiche: “Spero che in futuro l’Anm concentri finalmente la sua attenzione su quelle situazioni, ben diverse da quelle oggi contestate a me e al collega Antonio Ingroia, che realmente rischiano di compromettere l’immagine di imparzialità delle toghe e la loro effettiva indipendenza dalla politica e da ogni altro potere”.